Sinusite

19 marzo 2024

Sinusite: cause, sintomi e cure



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Indice


Definizione


Sinusite: definizione e generalità


Infiammazione acuta o cronica delle mucose dei seni paranasali. Questi sono cavità piene d'aria scavate nelle ossa della faccia (massiccio facciale), tutte comunicanti con il naso. Si distinguono quattro gruppi di seni paranasali: frontali, mascellari, etmoidali e sfenoidali.
Si tratta di cavità, che fanno parte delle vie aeree, inserite nello spessore delle ossa craniche. I seni comunicano con la cavità nasale attraverso aperture chiamate osti (singolare, ostio). Quando il seno è infiammato, l'ostio viene ostruito.
Nella stragrande maggioranza dei casi, l'infiammazione è causata da un'infezione, sostenuta da batteri o da funghi (organismi della stessa famiglia di quelli che provocano le micosi della cute). Nel raffreddore, invece, le uniche parti interessate sono le mucose nasali, e l'infezione è sostenuta da virus. Il raffreddore, inoltre, si autolimita, cioè guarisce praticamente da solo, la sinusite va curata.

Cause


Sinusite: cause principali


La sinusite rappresenta spesso una complicanza del raffreddore, causata dall'estensione dell'infezione ai seni: le membrane che li rivestono si infiammano e si gonfiano, tanto da ostruire i piccoli passaggi che li collegano al naso e provocare dolore e infiammazione, dovuti alle modifiche della pressione al loro interno. Altre possibili cause di sinusite sono la rinite allergica, le infezione dei denti o delle tonsille, l'irritazione per eccesso di fumo di sigaretta o l'inalazione di aria troppo secca o polverosa.

I fattori che predispongono alla sinusite

Esistono delle caratteristiche che favoriscono il presentarsi della sinusite. Sono più soggette le persone che:
  • Soffrono di rinite allergica o di rinite dovuta all'esposizione lavorativa a sostanze irritanti
  • Soffrono di rinite vasomotoria
  • Presentano poliposi nasale
  • Presentano una deviazione del setto nasale
  • Presentano immunodeficienza
Si tratta insomma di condizioni che impediscono il regolare flusso dell'aria attraverso le prime vie aeree ma, soprattutto, impediscono la normale funzione delle cellule cigliate, ragion per ci si crea un ristagno del muco e si favorisce la proliferazione dei batteri.
Non è un fattore predisponente, ma piuttosto una causa diretta, la presenza di infezioni dei denti superiori. Molto spesso, le sinusiti che interessano seni mascellari hanno origine da un ascesso dentario (sinusiti odontogene).

Il rapporto con l'asma

Da punto di vista epidemiologico, è stata riscontrata una forte associazione tra asma bronchiale e sinusite: dal 45 al 70 per cento dei pazienti presenta entrambi i disturbi. Sono state proposte diverse spiegazioni, ma nessuna per ora è sembrata del tutto soddisfacente. Quel che è certo, però, è che curando la sinusite migliora sensibilmente anche la sintomatologia dell'asma.

Sintomi

Sinusite: sintomi più comuni


La sinusite acuta provoca dolore e gonfiore in corrispondenza dei seni interessati, più frequentemente i seni frontali e mascellari. Il dolore è quindi spesso localizzato in corrispondenza delle arcate sopraciliari o degli zigomi. La sinusite cronica in genere si manifesta con ostruzione, congestione e gocciolamento nasale. Quando i sintomi perdurano a lungo, il muco proveniente dai seni, invece di essere espulso normalmente dal naso, viene deviato nel fondo della gola, con conseguente rischio di bronchite.

I sintomi della sinusite sono:
  • Febbre
  • Cefalea (mal di testa)
  • Dolore del volto alla palpazione
  • Tosse
  • Incapacità di percepire gli odori (anosmia)
  • Secrezione nasale giallastra (dovuta alla presenza di pus, a sua volta prodotto dall'infezione batterica)
  • Scolo faringeo (le secrezioni nasali scendono verso la gola anziché verso le narici)
Sostanzialmente, però, il sintomo più indicativo è il dolore al volto, che è un po' il discrimine tra il raffreddore e la sinusite.
Se i sintomi durano fino 5-7 giorni e comunque non più di tre settimane si parla di sinusite acuta, se invece la malattia si protrae fino a otto settimane e più si ha la sinusite cronica. Infine, se nel corso dell'anno si hanno tre o più episodi si parla di sinusite ricorrente.

Diagnosi

Sinusite: come efftuare la diagnosi


Il più delle volte il medico giunge alla diagnosi attraverso l'esame obiettivo servendosi anche di un vecchio test, la diafanoscopia, che consiste nell'inserire nella bocca una piccola torcia elettrica accesa. Se la luce filtra attraverso le strutture ossee del volto, significa che i seni paranasali sono liberi. Se invece questo accade solo in parte, o non accade per nulla, significa che uno o più seni sono ostruiti dal pus, e che quindi l'infezione è in atto.
Si può ovviamente ricorrere alla radiografia, o alla TAC , che a detta di molti specialisti è più costosa ma anche molto più rivelatrice.
In alcuni casi può essere necessario il prelievo del materiale presente all'interno del seno colpito, una tecnica chiamata puntura antrale, che serve a determinare quali siano i batteri responsabili dell'infezione. Infatti, una delle caratteristiche della sinusite è essere causata da batteri che resistono ad alcune famiglie di antibiotici di primo impiego.
La sinusite viene diagnostica anche grazie ad esami strumentali quali la radiografia del cranio, la TAC e la risonanza magnetica nucleare. È possibile anche l'esplorazione delle cavità nasali per via endoscopica. Gli esami batteriologici sul secreto nasale, prelevato mediante tampone nasale, consentono di individuare gli agenti infettivi responsabili. In caso di sospetta causa allergica, può essere utile effettuare i test allergologici (prick test, dosaggio delle immunoglobuline IgE, esame RAST).

Cure

Sinusite: cure e rimedi


La terapia della sinusite si basa sull'uso di un farmaco decongestionante, generalmente per via locale, e antibiotici (amoxicillina, trimethoprim-sulfametoxazolo), anche per prevenire l'estensione dell'infezione. Per alleviare il dolore possono essere utili gli analgesici. Le forme infiammatorie e allergiche rispondono al trattamento con corticosteroide e antistaminico. I soggetti che soffrono di sinusite cronica dovrebbero evitare di fumare e sottoporsi a regolari inalazioni con un vaporizzatore. In particolari casi, un piccolo intervento chirurgico può migliorare il drenaggio dei seni paranasali.
Accanto all'antibiotico, che è la terapia causale (cioè che va all'origine della malattia), si possono impiegare altri farmaci che agiscono sui sintomi: decongestionanti locali, corticosteroidi, ai quali la letteratura scientifica riconosce una provata efficacia.
Nel caso di sinusite cronica in pazienti che sono anche allergici, il trattamento con gli antistaminici, controllando la rinite, contribuisce a evitare le riacutizzazioni.
Non è invece provata l'efficacia di altre terapie, per esempio con i mucolitici o gli espettoranti.

La chirurgia

Quando all'origine della sinusite, in particolare cronica, c'è una causa meccanica, per esempio la deviazione del setto o la presenza di polipi, è logico che la prima preoccupazione deve essere l'eliminazione, attraverso la chirurgia, della causa meccanica.
Nella sinusite cronica, poi, si ricorre al bisturi già dal secolo scorso. Inizialmente si effettuava un intervento chiamato antrostomia, che consisteva nel praticare una nuova apertura nel sito che consentisse il drenaggio delle secrezioni anche se l'ostio naturale restava ostruito. Oggi, invece, grazie all'uso dell'endoscopio è possibile intervenire ripristinando la via naturale.

Approfondimenti:

Cure complementari

Segnalati rimedi fitoterapici dalle proprietà antibatteriche e di stimolo al sistema immunitario. Tra questi: unghia di gatto, echinacea, zenzero ed estratto di semi di pompelmo. Utili anche omeopatia, aromaterapia e agopuntura.

Alimentazione

Assumere molti liquidi per fluidificare il muco, facilitarne il drenaggio e alleviare la congestione. In tutti i casi di sinusite eliminare dalla dieta latte e latticini che aumentano la produzione di secrezioni e ne incrementano la densità.


Farmaci

Di seguito è riportato l'elenco dei principi attivi maggiormente utilizzati nella cura di questa patologia. E' sempre necessario consultare il proprio medico per la scelta di un farmaco, del principio attivo e della posologia più indicati per il paziente.



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