26 maggio 2006
Contraddizioni
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23 maggio 2006
Contraddizioni
Allo psichiatraAl neurologo
Al geriatra
Mio padre ha 75 anni, fisicamente ne dimostra 20 in meno: è dritto, longilineo, molto agile e di aspetto curato. E’ un musicista, ex insegnante, la sua vita è il suo violino.
Come tutti gli artisti, o perlomeno secondo il luogo comune che li accompagna, è sempre stato distratto, concentrato solo sulla musica e quindi spesso “lontano” con la mente.
Oggi le sue distrazioni non fanno più sorridere come in passato, non riesce a concentrarsi a lungo sulle cose, è pieno di paure: paura della tecnologia, paura delle malattie, paura di non ricordare nomi, strade, situazioni. . e allora scrive tutto ma perde il senso ricercando la sintesi. E’ sempre stato un passionale, ma ora la passionalità è, ai miei occhi, irascibilità.
Le sue paure hanno un origine vera: suo padre ha avuto la malattia di alzhaimer.
Lo vedo che si sforza di seguire i discorsi e fa fatica e così si innervosisce, si dice confuso, si intristisce e si ar Rabbia col mondo, con se stesso, e così facendo diventa un peso insopportabile.
Ha sempre sofferto di Depressione ciclica, ma ora gli sbalzi di umore fanno pensare al peggio, non che si tolga la vita, ma che ci sia lo spettro dell’ alzhaimer.
Non so cosa voglio da Voi. . forse volevo solo comunicare qualcosa che mi sta schiacciando giorno dopo giorno. Insomma c’è il fattore ereditario, c’è la predisposizione (con la Depressione e la “passionalità “ che ha sempre avuto), c’è la distrazione che lo ha sempre simpaticamente contraddistinto. .
E’ possibile che un uomo che fisicamente dimostra 20anni meno di quelli che ha (anche gli esami del sangue sono ok) possa avere il cervello compromesso da una malattia che è la più distruttiva di un apparato familiare?
Datemi statistiche, valori, consigli, rimedi. . ditemi dove posso cogliere informazioni ed eventualmente come approcciare con lui per farsi fare una visita specialistica, il che non sarebbe difficile con una persona dal carattere differente.
Grazie,
MMMilano
Risposta del 26 maggio 2006
Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI MIGLIACCIO
Gentile signora,
da quello che dice non so se i sintomi possano essere riferibili a una malattia come l' Alzheimer. A me sembrano più legati a uno stato ansioso depressivo per paure immotivate.
In ogni caso, dopo una accurata visita neurologica, con eventuali test psicometrici, si potrà essere più sicuri sull'eventuale diagnosi.
In ogni caso a Milano e anche nell'Hinterland ci sono ottimi neurologici e anche Centri per lo studio dell' Alzheimer.
Mi faccia sapere
Cordialmente ed auguri per Suo papà
Dott. Giovanni Migliaccio
Medico Ospedaliero
Specialista in Neurochirurgia
MILANO (MI)