13 febbraio 2007
Coumadin o cardioaspirin?
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06 febbraio 2007
Coumadin o cardioaspirin?
recente ricovero( 03 novembre 2006) per scompenso cardiaco in corso di tachiaritmia da fibrillazione atriale(non ha mai avvertito senso di cardiopalmo)in seguito a gonfiore addominale protratto per mesi che ha portato al cedimento del emidiaframma sinistro. Attualmente sta meglio. Ecocardiogramma color dopler del 10/11/06 v. S. Normale per dimensioni, spessori e funzione sistolica globale e segmentaria. Insufficienza mitralica di grado severo. Ecolor dopler del 13/11/06 insufficienza mitralica di grado moderato. Decide di voler sospendere la cura anticoagulante orale dopo tre mesi. Assume lasopranzolo30 1 cp, Amiodar 1 cp, Triatec5 1/2 cpSpirofur 50 1cp, coumadin secondo INR Toni cardiaci ritmici normofrequenti, lieve soffio protosistolico alla punta. Ritmo sinusale F. C. 70/min morfologia nei limiti della norma. Sostituzione di coumadin con Cardioaspirin quali i cambiamenti nell'assunzione della cardioaspirina piuttosto che l'anticoagulante? Quali gli effetti e i reali fattori di rischio per la assunzione di coumadin o la cardioaspirina?Risposta del 09 febbraio 2007
Risposta a cura di:
Dott. RAFFAELE CANALI
Il farmaco elettivo per la Fibrillazione atriale è il coumadin. . . . La cardioaspirina è meno efficace nella prevenzione di emboli. . . . Comunque si consulti con il Suo cardiologo prima di prendere decisioni. Buona giornata.
Dott. Raffaele Canali
Medicina generale convenz.
Specialista attività privata
Specialista in Endocrinologia e malattie ricambio
DESIO (MI)
Risposta del 09 febbraio 2007
Risposta a cura di:
Dott. VINCENZO MARTUCCI
In caso di Fibrillazione atriale la terapia anticoagulante orale è sicuramente indicata. Per quanto molto delicata a causa della scarsa "manegevolezza" dei farmaci è notevolmente più efficace della terapia antiaggregante. Purchè il paziente sia persona lucida e affidabile riguardo la corretta assunzione del farmaco secondo prescrizione, purchè sia seguito da un Centro qualificato o da un medico di provata esperienza in terapia anticoagulante, non c'è da esitare nel privilegiare la terapia anticoagulante a quella antiaggregante; il rischio della prima è che da errori di prescrizione o di assunzione possano derivare emorragie più o meno gravi in caso di sovradosaggio o eventi trombotici in caso di sottodosaggio(ma, ripeto, se in mani esperte e con paziente affidabile il rischio è accettabile). Con la terapia antiaggregante, anche se ben data, il rischio trombotico è costantemente alle porte per la minore efficacia di fondo di questa terapia. Saluti
Dott. Vincenzo Martucci
Medico Ospedaliero
Specialista in Ematologia
UDINE (UD)
Risposta del 13 febbraio 2007
Risposta a cura di:
Dott. RAFFAELE DI TOMMASO
Per le problematiche sopra riferite, i vantaggi della terapia con coumadin sopravanzano - di molto - gli svantaggi. Le consiglio, come sembra abbiano fatto anche gli altri due colleghi, di non abbandonare il Coumadin, poiché non vi sono -per quello che ha scritto- controindicazioni di tipo emorragico.
Dott. Raffaele Di Tommaso
Pubblica amministrazione
Specialista attività privata
Specialista in Cardiologia
Specialista in Medicina interna
CASERTA (CE)