Cura antidepressiva post intervento di idrocefalo

10 novembre 2006

Cura antidepressiva post intervento di idrocefalo


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07 novembre 2006

Cura antidepressiva post intervento di idrocefalo

Mia madre (64 anni) soffre da 7 anni di disturbo bipolare grave che la porta a stati confusionali tipo demenza, con sintomi depressivi classici prevalenti rispetto alla mania, della quale non si manifesta quasi nessun sintomo. E' stata sempre curata con antidepressivi di tipo diverso ad ogni evento depressivo che avveniva ogni anno e mezzo circa. Quando stava meglio lo psichiatra tendeva a toglierle i farmaci o manteneva una terapia di mantenimento che non funzionava mai un gran chè, col risultato che ci rivadeva ogni volta. Poi a gennaio scorso è stata operata di aneurisma cerebrale e da maggio in poi è ricaduta nella sua depressione. Le cure (tra le quali il remeron, la paroxetina, il solian) però non hanno portato alcun beneficio ma solo peggioramenti. Alla fine ai primi di ottobre è stata operata di idrocefalo. Il risultato non è buono: dopo un mese dall'operazione mamma non si muove, ha dolori fortissimi alle ossa o ai muscoli. . Non si capisce e non riesce a reggersi in piedi, nè a mangiare nè a camminare minimamente. Le hanno tolto i farmaci antidepressivi (paroxetina) che prendeva prima dell'operazione e le hanno mantenuto una dose bassissima del solian, ma lei è fortemente depressa e non collabora in nulla, non vuole fare la fisioterapia a causa dei forti dolori e non vuole neanche parlare e rispondere alle domande che le facciamo. Secondo me deve fare una cura antidepressiva seria, perchè non può esserci nessun recupero fisico altrimenti, ma i medici (neurochirurgi) dicono che non è consigliabile in questa fase perchè durante il mese precedente all'operazione di idrocefalo ha preso dosi massicce di farmaci (paroxetina, solian e elopram assieme) e secondo loro si deve disintossicare, perchè questi farmaci possono aver influito sul risultato dell'operazione. Attualmente mia madre è ancora ricoverata e siamo nelle mani dei medici. Lei cosa consiglia in merito ad una eventuale terapia antidepressiva? La ringrazio e spero in una sua risposta!

Risposta del 10 novembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. GASPARE PALMIERI


bisogna che la signora sia vista da un consulente psichiatra durante il ricovero. se è in uno stato depressivo credo che il recupero psicofisico sia rallentato, quindi vale la pena considerare una terapia. se è confusa (non sa dov'è ne che giorno è) una terapia antidepressiva è sconsigliata. forse è meglio considerare una terapia neurolettica.
credo che la questione si risolva comunque con un confronto tra i neurochirurghi e lo psichiatra che deve vedere la paziente durante il ricovero. è una situazione troppo delicata per dare consigli telematici.

Dott. Gaspare Palmieri
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
Specialista in Psichiatria
MODENA (MO)



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