Cura dell'esofagite

23 febbraio 2011

Cura dell'esofagite


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19 febbraio 2011

Cura dell'esofagite

Egr. Dr. Tittobello vorrei esporle il mio caso. . . . Ho 41 anni e da 4/5 anni soffro di esofagite curata a intervalli regolari. Da settembre 2010 il mio medico curante (nuovo) mi ha impostato una terapia diversa ossia : 2 mesi IPP a dosaggio doppio e da allora a oggi IPP a dosaggio normale. Il 17/02 effettuo Gastro di controllo della mucosa gastrica che risulta perfettemante normale ("rosea e soffice") ma con presenza di esofagite da reflusso e iperemia tutta intorno al cardias (in sede e continente). L'esaminatore mi ha detto di non preoccuparmi, che nonostante mesi di utilizzo di IPP se l'esofagite non ha regredito e' non e' dissimile da quella riscontrata 2 anni prima non e' il caso di continuare con gli IPP essendo la mia un'esofagite di tipo "parafisiologico" (cosi' l'ha chiamata) e se in questi anni non ha subito modificazioni mi ha consiglliato in futuro di non effettuare altre gastroscopie. . . . . Non so che pensare lei dottore che ne dice?. . . . Ho effettuato pure il Gastropanel sotto terapia, che riferisce presenza di moderata gastrite, con valori della gastrina 6, 5 (da 0 a 12) e pepsinogeno I, II leggermente superiori alla norma e la PH impedenzometria (senza utilizzo di IPP) il cui grafico evidenzia un ph intragastrico giornaliero <1 (molto acido). L'esaminatore ha concluso dicendo che molto probabilmente i miei reflussi fisiologici per numero non lo sono dal punto di vista qualitativo avendo una secrezione molto acida (???). . . Anche qui vorrei un suo parere. Spero di essere stato sufficientemente chiaro e cordialmente la ringrazio

Risposta del 23 febbraio 2011

Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO


Il pH dello stomaco è sempre uguale a 1 ( inferiore a 1 non esiste ). La pHmetria rivela un numero di reflussi nei limiti della norma, ma molto acidi. Per questo motivi lei continua ad avere una Esofagite. In questi casi, io, ai miei pazienti, consiglio un trattamento con inibitori di pompa, a dose normale o ridotta per periodi molto lunghi, anche per anni, talvolta. Ma, naturalmente, queste scelte vanno fatte cobsiderando l'entità dei disturbi e l'efficacia delle terapia.

Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Universitario
Specialista in Gastroenterologia
Milano (MI)


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