Disturbi del crico faringeo

25 settembre 2007

Disturbi del crico faringeo


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22 settembre 2007

Disturbi del crico faringeo

gent. Mo/ma dottore/ssa, soffro da 2 anni di disturbi gastroenterici. Precisamente il 5 febbraio 2005 ho avuto un forte mal di stomaco, che il mio medico di base ha subito derubricato come forma influenzale. Senonchè, tale mal di stomaco ha perdurato, producendo sintomi molti strani: risalita continua di cibo e di acido, disfagia (anche a livello orofaringeo; infatti quando sbadiglio l'aria entra attraverso l'epiglottide producendo un rumeore abbastanza fastidioso simile a quello delle eruttazioni). Ho consultato, sempre nel 2005, un gastroenterologo, che, dopo avermi fatto l'ecografia ha detto testualmente: "questo ragazzo (ho 20 anni) è sano come un pesce!". Ma i sintomi sono continuati ininterrottamente. Dopo aver fatto la gastroscopia è risultata una minima ernia iatale da scivolamento e un lago biliare: il gastroenterologo mi ha dunque prescritto farmaci contro il reflusso gastroesofageo. Eppure non sono serviti neanche quelli. La scorsa settimana ho effettuato un rx faringo-esofageo mediante videofluoroscopia e non sono risultate alterazioni funzionali dell'esofago (e allora continuo a domandarmi perchè il cibo e i liquidi continuano a salire ininterrottamente), tuttavia il resto del referto non è stato confortante:"incompleto rilasciamento deglutitorio del crico - faringeo determinante riduzione del lume viscerale e evidente ostacolo al transito dei boli anche liquidi". Il gastroenterologo ha detto di consultare un otorinolaringoiatra, io tuttavia non mi sento tranquillizzato; vorrei innanzitutto sapere se la videofluorografia è veramente l'esame più completo per quel che riguarda sia l'individuazione dell'ernia iatale che i problemi della deglutizione. Inoltre vorrei sapere qual'è il prossimo passo che devo fare dopo questo referto. Ringrazio anticipatamente porgendovi cordiali saluti. A. F.

Risposta del 25 settembre 2007

Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO


Per completezza potrebbe eseguire la manometria esofagea, esame che permette di valutare esattamente i movimenti (cioe' la peristalsi) dell'esofago.

Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Universitario
Specialista in Cardiologia
Specialista in Gastroenterologia
MILANO (MI)



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