12 maggio 2006
Dolore perineale
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09 maggio 2006
Dolore perineale
Buongiono, avendo consultato molti urologi e proctologi e non avendo avuto risposte concrete mi rivolgo a lei. Nel 2003 sono stato ricoverato all'ospedale per indebolimento delle gambe e dalle analisi fatte (elettromiografie, lastre, risonanze magnetiche e analisi del midollo spinale) è risultato che sono affetto da radicoloneuropatia demielinizzante con lesione sacrale, diminuzione dei rifessi e paralisi degli arti inferiori e dell'arto superiore destro. Ho ricominciato piano piano a camminare abbastanza bene per terapia cortisonica che seguo tutt'ora e per flebo di immunoglobuline una volta al mese per 5 giorni. Però a luglio del 2205 ho cominciato a lamentare fortissimi dolori ai glutei, all'ano, ai testicoli e al pene. Non riesco a stare in piedi e nemmeno seduto, solamente se sto sdraiato il dolore si attenua e mi fa male anche quando ho una erezione e una eiaculazione. Mi sono rivolto ad un urologo che mi ha detto che il dolore poteva essere dovuto ad una prostatite batterica, ho fatto l'analisi e infatti avevo molte colonie di stafilococco areus e di enterococco fecalis, mi sono curato ma non è migliorato niente. Sono di nuovo stato ricoverato in ospedale e per escludere che il dolore fosse duvuto alla mia malattia ho di nuovo fatto tutti gli esami dai quali è risultato che sono molto migliorato e la lesione non c'è più, allorami hanno operato ad una ragade anale pensando che la causa fosse quella. Mi sono operato il 24 febbraio di quest'anno e ho ancora dolore e la ferita non si è ancora chiusa del tutto. Mi sono rivolto ad un proctologo che mi ha detto che potrebbe essere una nevrite del nervo pudendo e pensa che questa infiammazione sia dovuta alla mia vecchia malattia e a cause neurologiche. Secondo lei è possibile che il nervo si sia infiammato per questo motivo? Se si come devo intervenire? La ringrazio in anticipo per la sua risposta e per la sua cortese attenzione.Risposta del 12 maggio 2006
Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI MIGLIACCIO
La sua storia clinica è un po' complessa e di difficile inquadramento senza una valutazione clinica. Che la ragade anale possa crearle tali disturbi ho qualche perplessità.
Si rivolga a un neurologo che, con una accurata visita, Le prescriverà eventualmente degli esami per approfondire la diagnosi.
Mi faccia sapere
Cordialmente
Dott. Giovanni Migliaccio
Medico Ospedaliero
Specialista in Neurochirurgia
MILANO (MI)