Dolori al petto

23 marzo 2006

Dolori al petto


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19 marzo 2006

Dolori al petto

Sono un ragazzo di 25 anni. L'anno scorso nel mese di agosto ho ricevuto una brutta telefonata da una mia amica con la quale ho avuto una discussione molto accesa. La notizia che mi ha dato e stata tale per cui ho avuto (credo) un attaco di panico: il cuore continuava a battere in maniera molto accellerata e sentivo dei dolori fortissimi al petto. mi sono dovuto sdraiare ma nonostante questo il dolore continuava e avevo la sensazione che "mi si stesse spezzando il cuore in due"(cosi ho raccontato ai miei genitori che mi hanno assistito per primi). Il dolore purtoppo nn mi è ancora passato a distanza di tutto questo tempo. Sono stato daun cardiologo che mi ha fatto fare diversi esami del sangue, tutti risultati negativi, l'elettrocardiogramma, il cardiogramma e la mammografia, tutti negativi. Sono stato visitato allora da un gastroenterologo, ho fatto una gastroscopia e ne è risultato un'ernia iatale che mi darebbe tutti questi dolori che sento. Ho fatto la cura per 2 mesi con il peptazol da 40 Mg. Durante la cura stavo bene nn sentivo piu niente ma al termine i dolori sono ricominciati come prima. Allora ho ripreso il peptazol (e Siamo a febbraio di quest'anno) ma anziche stare meglio i dolori sono peggiorati. Questo dolore al petto ce lho quasi sempre, anche se sono sdraiato sul divano e non faccio nulla. Nel mese di agosto per la verità ho ricevuto anche un colpo violento al torace(un pugno):ho fatto le lastre ma sono risultate negative. Cosa posso fare? Quale delle 2 possibili cause devo, secondo voi, approfondire ? Distinti saluti

Risposta del 22 marzo 2006

Risposta a cura di:
Dott. RAFFAELE CANALI


Essendo diagnosticata una ernia jatale, con prbabile risentimento infiammatorio gastrico, la riacutizzazione del disturbo, potrebbe essere dovuta alla presenza di heljcobacter pjlori, che causa Gastrite, e necessita di terapia antibiotica eradicante. Un urea breath-test confermerebbe o meno la presenza del batterio. Si rivolga al gastroenterologo e senta cosa ne pensa. Cordiali saluti.

Dott. Raffaele Canali
Medicina generale convenz.
Specialista attività privata
Specialista in Endocrinologia e malattie ricambio
DESIO (MI)

Risposta del 23 marzo 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI


Dipende tutto da una alterazione dell'HPA, Hypothalamic Pituitary Adrenal axis nelle sue funzioni, la PNEI, psiconeuroendocrinoimmunologia, che determina anche la presenza dell'Helicobacter Pylori, va corretto opportunamente tutto l'asse individuando dove sussiste il disequilibrio. Esistono esami e strumenti adeguati che possono individuare chi ha iniziato il problema seguire la progressione e stabilire la terapia adeguata.

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)



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