Eccessivo affaticamento e nausea

25 giugno 2007

Eccessivo affaticamento e nausea


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18 giugno 2007

Eccessivo affaticamento e nausea

Buongiorno, ho 58 anni e sono un camminatore estivo, in montagna. Non in maniera assidua ma sporadicamente mi sottopongo a sforzi di trekking e/o escursionismo montano (spesso concentrato in un solo giorno) Avrei due domande: da un po' di tempo faccio una fatica estrema salire in montagna, devo fermarmi a prendere fiato ogni cinque minuti, chiunque al mio posto rinuncerebbe a proseguire. Io invece continuo fino alla meta. Lo sforzo e' sicuramente superiore alle mie possibilita' ma l'amore per la montagna di fa proseguire. Al ritorno, oltre allo sfinimento, mi prende uno stato di nausea piu' o meno forte, che svanisce lentamente il giorno dopo. Problemi cardiaci non ne ho (ho anche fatto prove da sforzo, tutto ok) Devo rassegnarmi e ammettere che e' ora di smettere? (Succede con o senza allenamento, non vedo molta differenza) Una volta mi succedeva quando andavo oltre i tremila mt. ora mi succede anche sotto i duemila. Fino a dove si puo' spingersi a "chiedere" prove fisiche al nostro corpo ? Quano e' il momento di "attaccare" gli scarponi al chiodo ? Grazie se potrete rispondermi.
R. di Monza

Risposta del 22 giugno 2007

Risposta a cura di:
Dott. RAFFAELE CANALI


Da appassionato di montagna, le rispondo che Lei dovrebbe "ascoltarsi"di piu' e rallentare i ritmi. . . Scegliere percorsi meno impegnativi e soprattutto non guardare i tempi impiegati. . . Il cartellino si timbra gia' ogni giorno per lavorare. . . Se il tempo è buono, senza perturbazioni, si goda la sua escursione, prendendosi i tempi necessari. . . . Mi sembra inutile e controproducente raggiungere livelli di sfinimento. . . . è impensabile pensare di fare a 60 anni le cose che si fanno a 20-30 anni. . . . Comunque buone escursioni.

Dott. Raffaele Canali
Medicina generale convenz.
Specialista attività privata
Specialista in Endocrinologia e malattie ricambio
DESIO (MI)

Risposta del 25 giugno 2007

Risposta a cura di:
Prof. ANDREA ARCIERI


Oltre ai giusti consigli già dati farei un monitoraggio della P. A. delle 24 ore, ancora meglio se durante una passeggiata in altitudine.

Dott. ANDREA ARCIERI
Specialista attività privata
Universitario
Specialista in Medicina aeronautica e spaziale
Specialista in Medicina interna
ROMA (RM)



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