Egregio  dott. muciaccia

03 dicembre 2006

Egregio dott. muciaccia


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30 novembre 2006

Egregio dott. muciaccia

Egregio dottor Muciaccia, io ho un fratello di 37 anni che da oltre 10 anni, per contrastare il suo perenne mal di testa, assume continuamente l' Aulin ( diciamo con una media che va dalle 10 alle 15 bustine al mese. Io gli ripeto invano che sta commettendo uno stupido errore per la sua salute, poichè ho letto e sentito in tv che il fai da te per combattere l'emicrania è assolutamente sconsigliato perchè oltre a cronicizzarlo, rovina lo stomaco. Mio fratello però, siccome anni fa è già stato in un centro di cefalee presso un' ospedale di Roma ( non ricordo il nome ) è rimasto deluso perchè gli hanno fatto solamente alcune domande in una semplice stanzetta e la visita è finita lì. Per cui, quando io gli dico di farsi visitare in un centro, lui risponde che c'è già stato ed ora sa che il suo è un mal di testa muscolo-tensivo cervicale e se lo "cura" con l'assunzione continua di Aulin. Volevo allora chiederle, gentile dottor Muciaccia, se pensa che io sia esagerato. Se crede che ho ragione, potrebbe cortesemente aiutarmi a fargli capire qual' è la cosa più saggia che possa fare, elencandolgi Lei le conseguenze a cui può andare incontro se continua ad assumere in questa maniera l' Aulin ? Ringraziandola anticipatamente, La saluto cordialmente.

Risposta del 03 dicembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. MASSIMO MUCIACCIA


La considerazione di richiedere una nuova visita neurologica è giusta, poichè è necessario individuare con precisione il tipo di Cefalea ed instaurare un adeguato trattamento che preveda anche farmaci di prevenzione per cicli di 4-6 mesi.
Fatta questa premessa è necessario aggiungere che le cefalee cronicizzate non sono semplici da gestire e spesso il paziente, stanco di visite mediche, inizia ad assumere i farmaci in modo un po' caotico.
I consigli che posso dare sono pertanto i seguenti:
1) tentare di ridurre lo stress psico-fisico e regolarizzare il ciclo sonno-veglia;
2) effettuare esercizi di rilassamento muscolare (i libri in commercio su questo argomento sono numerosi);
3) affidarsi ad un neurologo che possa seguire nel tempo il paziente e suggerire i trattamenti farmacologici o di altro tipo considerati più efficaci.

Cordiali saluti.

Dott. Massimo Muciaccia
Specialista attività privata
Medicina Territoriale
Specialista in Neurologia
BARI (BA)



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