27 agosto 2008
Emorragia sottocongiuntivale
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27 agosto 2008
Emorragia sottocongiuntivale
Caro Dr Siravo,grazie della risposta e complimenti per il suo lavoro (ho visitato il suo sito).
Dunque, mi pare di aver capito che non posso fare più di tanto, cioè, mi devo tenere questa emorragia latente.
Purtroppo io faccio l'ingegnere aerospaziale, e, come presumibilmente succede anche a lei, per deformazione professionale cerco sempre di arrivare alla soluzione di un problema (sennò, come si dice a Roma, "mi rode").
Quindi, se scartiamo per ora le cause sistemiche (a parte eseguire un olter PA notturno), tutto appare come un problema fisico (fragilità capillari, mista a sollecitazioni di natura meccanica).
Accolgo la sua tesi, tra l'altro ipotizzata anche dall'otorino, ma oggi molto + chiara dalla sua spiegazione.
Supponendo quindi che io abbia "sussulti" notturni di una qualche natura, dovuti a difficoltà di respirazione (non credo però che siano starnuti), e che tra l'altro provocano effetti sempre nello stesso capillare, quello più debole, le chiedo:
a) Sarebbe possibile rafforzare localmente il capillare incriminato, o eliminarlo via laser? In modo che io possa starnutire liberamente. . . . .
b) qualora invece avessi picchi notturni di PA, (rilevati dall'olter), è possibile che questi si riflettano come picchi venosi sui capillari? E nel caso, cosa è possibile fare? (Non credo sia possibile eliminare i picchi ai capillari agendo sulla PA media, cioè tenedola più bassa dei normali 120).
Grazie ancora, e mi scuso per queste digressioni di carattere. . . . Fobico. Ma vorrei poter continuare a giocare a tennis e andare in montagna, cioè permettermi ancora qualche sforzo fisico e magari di altra natura.
cordiali saluti
Francesco Mini
La domanda è in attesa di risposta.