Emorroidectomia milligan-morgan e decorso postoperatorio

15 giugno 2006

Emorroidectomia milligan-morgan e decorso postoperatorio


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12 giugno 2006

Emorroidectomia milligan-morgan e decorso postoperatorio

Sono stato sottoposto ad emorroidectomia totale aperta (Milligan-Morgan) per emorroidi di IV grado maturate in oltre dieci anni di trascuratezza. E' stata un'esperienza terribile con dolore inaudito ed ininterrotto per quasi un mese (il primo appuntamento con il gabinetto dopo 7 gg dall'intervento e 3 gg dalla dimissione mi ha provocato convulsioni e contrazioni violente degli sfinteri dopo la fuoriuscita delle feci che si presentavano abbastanza dure e compatte nonostante il preventivo utilizzo di lattulosio). A poco serviva l'assunzione di tramadolo in compresse (100 mg ogni 6 ore) per alleviare il dolore e nessun'altra terapia antidolorifica mi era stata prescritta oltre all'applicazione di gel anestetizzante e a semicupi caldi. Oggi, trascorsi ben 55 gg dall'operazione con lento ma significativo miglioramento, ho prenotato ulteriore visita proctologica in quanto ancora non riesco a reintraprendere l'attività lavorativa a causa del dolore acuto ad ogni defecazione ed al successivo insorgere di un dolore interno persistente per circa 9-10 ore. Visualizzando vari siti web apprendo però che i decorsi postoperatori vengono descritti con tempi di guarigione molto più brevi rispetto al mio (anche per la tecnica Milligan-Morgan) e l'intensità della percezione dolorosa viene il più delle volte minimizzata. Il chirurgo mi spiegò di aver adottato la Milligan-Morgan in quanto ritenuta, per il mio caso, più radicale rispetto all'adozione del protocollo di Longo con suturatrice meccanica Stapler e di aver dovuto asportare parecchio tessuto data l'estensione dei miei pacchetti emorroidari riducendo così al minimo l'eventualità di recidive. Sono un militare con incarichi operativi e con questi disturbi non posso ancora affrontare l’attività professionale. Pensavo di poter guarire in tempi molto più rapidi. Quanto dovrò ancora aspettare perchè abbia fine questo tormento? Cosa ne pensate di un decorso così travagliato? Ringrazio cordialmente.

Risposta del 14 giugno 2006

Risposta a cura di:
Dott. AMILCARE TROMBETTI


Per dare una risposta ben precisa, bisognerebbe verificare gli esiti dell'intervento. Le posso comunque dare alcuni consigli:
1) Provi ad usare dei dilatatori anali (dilatan) che potrebbero sicuramente provocare un rilasciamnento degli sfinteri e renderle la defecazione meno dolorosa;
2) Renda le feci quanto piu morbide possibili mediante una dieta ricca di scorie ed aiutandosi con qualche prodotto non lassativo com il psillyum;
3 Beva molto e pratichi bidet caldo-tiepidi.
Per qualunque altro chiarimento puo contattarmi mediante e-mail: trombetti5@interfree. It

Dott. Amilcare Trombetti
Medico Ospedaliero
Specialista in Chirurgia generale

Risposta del 15 giugno 2006

Risposta a cura di:
Dott. GIUSEPPE D'ORIANO


Purtroppo è il calvario di tutti gli operati con questa tecnica. Dovrà aspettare la cicatrizzazione delle lesioni cutanee lasciate aperte come prevede la tecnica e sperare, visto il perdurare della sintomatologia dolorosa, che non si instauri una stenosi anale. Il decorso post operatorio nella Milligan Morgan è doloroso e rimarrà tale anche se i colleghi che continuano a credere in questa soluzione, cercano di minimizzare. La tecnica di Longo è indicata in tutti i gradi di prolasso emorroidario anche nel IV, inoltre, concordi con lo stesso Longo, nel caso di un prolasso rettoanale notevole è previsto l'uso di una doppia stapler, per ottenere una resezione di maggior tessuto. Saluti Dott. Giuseppe D'Oriano.

Dott. Giuseppe D'Oriano
Medico Ospedaliero
Specialista in Chirurgia generale
NAPOLI (NA)



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