Emorroidi

17 settembre 2006

Emorroidi


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14 settembre 2006

Emorroidi

Buongiorno, ho 33 anni e soffro di Emorroidi esterne da parecchi anni, negli ultimi due anni però, avendo risolto i miei problemi di stipsi non riscontro più dolore, solo un pò di fastidio.
Ultimamente però a causa di una delle tre vene che si è molto indebolita sanguino spesso.
Volevo gentilmente sapere se c'è una soluzione diversa dall'operazione chirurgica.
Vi ringrazio anticipamente della vostra risposta.

Risposta del 17 settembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. GIUSEPPE D'ORIANO


Caro utente il tuo prolasso emorroidario, da come descrivi, ma che andrebbe valutato con una visita proctologica, è di III-IV grado. Come più volte ho risposto in questo sito, non esistono farmaci capaci di far"rientrare"il tessuto emorroidario prolassato. Il quale, ormai strozzato dallo sfintere anale il più delle volte è congesto e quindi, facilmente, uno dei vasi più dilatati sanguina, o alla defecazione o spontaneamente. L'assenza di sintomatologia dolorosa in questo periodo è dovuta a questo sanguinamento che mantiene sempre vuoto il tessuto emorroidario evitando la distensione che è la causa del dolore. Le statistiche parlano chiaro: oltre il 40 per cento della popolazione italiana, ovvero oltre 22 milioni di persone soffrono di Emorroidi e prima o poi si dovranno sottoporre ad un intervento chirurgico perchè: o incomincia una sintomatologia dolorosa non più sopportabile o il sanguinamento che anemizza il paziente. Un'operazione che desta sempre particolare Ansia nei pazienti, per almeno due ragioni: il periodo di convalescenza che è piuttosto lungo e le prime "evacuazioni" decisamente dolorose. Una tecnica innovativa ma con più di dieci anni di applicazione, permette di trattare il prolasso emorroidario in maniera indolore, senza incisioni nella zona perianale quindi senza punti e cicatrici esterne e quindi senza dolore alla fatidica prima defecazione, con rapidi tempi di dimissione dall'ospedale(24 ore)e con rapida ripresa dell'attività quotidiane(4-5 giorni). Questa tecnica, ideata dal collega Longo, utiliza una stapler(cucitrice circolare)con la quale si asporta il cilindro di mucosa che staccandosi dalla parete del retto ha determinato lo scivolamento verso il basso e l' esterno dei cuscinetti emorroidarii. La stessa stapler ricuce il tessuto più in alto riposizionando i cuscinetti emorridarii nella loro sede naturale. Saluti dott. Giuseppe D'Oriano

Dott. Giuseppe D'Oriano
Medico Ospedaliero
Specialista in Chirurgia generale
NAPOLI (NA)



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