Epatite  c

01 aprile 2007

Epatite c


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29 marzo 2007

Epatite c

SONO AFFETTO DA EPATICE TIPO C, RISCONTRATA NEL 1990 DOPO AVERE EFFETTUATO DELLE ANALISI DEL SANGUE, PER OBBLIGO DEL DATORE DI LAVORO, PER CUI NON SAPREI DA QUANTO NE COME SONO STATO CONTAGIATO, PRECISO CHE NON SONO UN BEVITORE, NON FUMO, VITA EQUILIBRATA, COSA DEVO ASPETTARMI NEL TEMPO DA QUESTA MALATTIA, PRECISO DI AVERE 47 ANNI. GRAZIE DISTINTI SALUTI

Risposta del 01 aprile 2007

Risposta a cura di:
Dott. VINCENZO MARTUCCI


Se i Suoi esami del sangue (transaminasi innanzitutto) non segnalano alcun danno epatico di rilievo Lei è solamente un soggetto che "convive col virus dell' Epatite C". Tutti noi conviviamo con chissà quanti virus che, a differenza di quello dell' Epatite C; non sono ancora conosciuti e, solo per questo, ci lasciano del tutto tranquilli. Continui dunque sereno la Sua convivenza e si consideri, anzi, fortunato visto che almeno il Suo virus è conosciuto e può tenersi controllato periodicamente per accertare che non abbia "impennate" nel qual caso (e solo in quel caso) potrà contare sugli specifici interventi terapeutici. Intanto attui con attenzione le misure preventive che sono la buona igiene di vita consistente, soprattutto, in una dieta equilibrata e un sano esercizio fisico (non eccessivo, però, perchè i metaboliti prodotti dall'intenso esercizio fisico sovraccaricano di lavoro il fegato) che non costringano il Suo organismo a far lavorare troppo e male il Suo fegato. Saluti

Dott. Vincenzo Martucci
Medico Ospedaliero
Specialista in Ematologia
UDINE (UD)



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