31 agosto 2015
Intervento aneurisma addominale
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27 agosto 2015
Intervento aneurisma addominale
un mese fa mio padre è stato sottoposto ad un intervento per aneurisma addominale. Per tre anni aveva tenuto sotto controllo questa patologia poi si è ritenuto di dover intervenire quando le dimensioni sono passate da i a 3 mm. Purtroppo subito dopo l'intervento mio padre ha avvertito dei problemi dovuti alla mancanza di reazioni all'arto sinistro. Si sono accorti che alcuni grumi erano scivolati verso il piede dando poca sensibilità ma soprattutto mettendone a rischio la salute e sono rintervenuti chirurgicamente per asportarli e per, a loro dire, anche poi intervenire sull'arteria femorale che era occlusa nell'inguine nell'altra gamba, il tutto evidenziato da un ecodoppler effettuato in camera operatoria. La mia domanda è: non si dovrebbe tempestivamente fare dopo un intervento immediatamente un ecodoppler per vedere se tutto è a posto oppure il paziente deve rischiare conseguenze gravi facendosi da solo la diagnosi, con il rischio che non venga creduto e non si provveda. Mio padre è stato fortunato, ma ha dovuto subire 2 interventi e 3 anestesie e non credo sia una cosa piacevole o giusta. Grazie per la sua risposta.Risposta del 31 agosto 2015
Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO
Cisco la sua perplessità, ma quando il chirurgo è sicuro del suo, operato, non compaiono sintomi anomali, non C'è la necessità di eseguire esami strumentali nell'immediato postoperatorio.
Prof. Alberto Tittobello
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Universitario
Specialista in Gastroenterologia
Specialista in Cardiologia
Milano (MI)