07 luglio 2006
Fame d'aria
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02 luglio 2006
Fame d'aria
Gentile Dottore, Ho 21 anni e da più di tre sono in cura (farmacologica e psicoterapia) a causa degli attacchi di panico che hanno cominciato a verificarsi, volevo comunque precisarle che io soffro di asma. . . . . . E che l'asma si è sempre presentata in occasioni di ansia e nervosismo e di rado per allergie. Gli attacchi di panico cominciavano quando io ero sul punto di mangiare, non riuscivo a coordinare il respiro con la deglutizione. . . . . Tutto questo mi portava a dover ansimare di frequente fino a giungere all'iperventilazione, peso sul petto, formicolio alle mani, e così fino a sentirmi venir meno. . . . . . Non sono mai svenuta. . . . Ho cominciato con i calmanti assieme a seropram. . . Poi ho tolto i calmanti e ho continuato con cipralex. . . . . Poi dopo 2 anni senza attacchi mi si sono ripresentati e ho dovuto cambiare medicinale e addirittura aumentare. . . . Ora prendo zoloft da 50mm(quelli precedenti mi davano sonnolenza). . . . . Ora sono in psicoterapia di gruppo da 6 mesi. . . . . . Ma la fame d'aria mi tortura. . . . . . Nonostante prenda la zoloft. . . . . Devo tornare ai calmanti???? la psicoterapia di gruppo mi aiuterà o devo abbinare una psicoterapia dove sono io da sola col medico. . . E soprattutto cosa mi può dire riguardo la fame d'aria che si presenta in concomitanza con l'atto di mangiare??. . Ho paura di non poter lasciare più i medicinali. . . . . La ringrazio di cuore. . . .Risposta del 07 luglio 2006
Risposta a cura di:
Dott. GASPARE PALMIERI
sembra che lei abbia attacchi d' Ansia proprio nel momento di alimentarsi. probabilmente c'entra anche l' Asma, in quanto lei può essere ipersensibile a quando arriva meno aria, come quando si mangia. bisognerebbe anche considerare se il sintomo si presenta solo quando mangia in compagnia di qualcuno (in quel caso si parlerebbe di fobia sociale) o anche da sola. nel primo caso è meglio la terapia di gruppo, nel secondo forse la terapia individuale. in ogni caso penso potrebbero esserle utili anche tecniche di rilassamento e respirazione tipo training autogeno, mindfullness o yoga. per quanto riguarda la terapia farmacologica, forse è da rivalutare nei dosaggi, o con l'aggiunta dell'ansiolitico, magari al bisogno o solo in prossimità dei pasti.
Dott. Gaspare Palmieri
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
Specialista in Psichiatria
MODENA (MO)