Farmaci e depressione

17 febbraio 2007

Farmaci e depressione


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12 febbraio 2007

Farmaci e depressione

buonasera, le scrivo per avere un' informazione.
mio fratello ha affrontato e sta passando un periodo di stress molto forte, comprensibilissimo poichè ha dovuto affrontare eventi molto dolorosi e conseguenze difficili. da questi eventi è scaturita una fastidiosa insicurezza, la paura dell'incontrollabile: la paura periodicamente di avere qualche malattia; prender sonno è diventato difficile. a mio modesto parere la sua non è nè una forma di depressione o chissà che, visto che comunque eventi che ha passato avrebbero spezzato e indebolito chiunque, lui nonostante ciò è riuscito ad alzarsi andare avanti e portare belissimi frutti nella sua vita; conservando però questo comprensibilisimo modo di prendere alcune cose. il dottore di base gli ha prescritto entact 10 mg. ho paura che questo diventi per lui il modo e la soluzione per affrontare tutti i problemi anche i + normali visto che improvvisamente, dopo un mese in cui aveva il dubbio se iniziare la terapia per paura di abituarsi a risolvere le cose così, ha iniziato ad assumerlo soprattutto perchè spinto da affetti per lui molto importanti che gli dicevano che così avrebbe risolto tutto e sarebbe stato meglio. dopo i primi 10 giorni di trattamento tutto secondo lui era migliorato e si è convinto che questo farmaco gli serve davvero (e guarda caso hanno coinciso con il sistemarsi di una serie di problemi, e il ricevimento di una serie di gratificazioni in ambito lavorativo). per me l'inizio di questa terapia è stata una sconfitta per lui, un arrendersi a ciò contro cui ha lottato ottenendo molte vittorie. le mie perplessità sono: che conseguenze hanno questi farmaci? hanno davvero efficacia? sono davvero indispensabili quando si è in presenza di un normalissimo e comprensibilissimo periodo difficile di vita (visto che tutti ciclicamente passiamo prima o poi "periodacci"? la ringrazio anticiparamente.

Risposta del 17 febbraio 2007

Risposta a cura di:
Dott. GASPARE PALMIERI


il farmaco è sicuro e non ha rischi. il fatto di prenderlo o no è una scelta più personale se il disagio è medio lieve (cioè non così grave da far pensare al suicidio e impedire di svolgere i propri compiti quotidiani). certe persone preferiscono stringere i denti altre usare la medicina. personalmente credo non valga la pena soffrire inutilmente. la cosa migliore è fare anche psicoterapia per ridurre la probabilità di ricadute.

Dott. Gaspare Palmieri
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
Specialista in Psichiatria
MODENA (MO)



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