Febbre persistente (parte prima)

21 settembre 2006

Febbre persistente (parte prima)


Tags:


16 settembre 2006

Febbre persistente (parte prima)

Sono costretta a dividere la richiesta in "puntate" per il limite dei 4000 caratteri a richiesta, spero riuscirete a seguirmi. sono una ragazza di 23 anni e dal novembre 2004 soffro di febbre persistente e cefalea; a tutt'oggi non è stata diagnosticata la causa. lettera di dimissioni del reparto di malattie infettive (dicembre 2005): Sintesi anamnestica: la paziente nega familiarità di rilievo, tranne adenopatia tubercolare nel nonno materno associata a diabete di tipo 2. Ava paterna diabetica. Ha fatto in passato e di recente uso di estroprogestinici per via transdermica per normalizzaz. della funz. ovarica; l'ultima applicazione ha preceduto di una settimana l'esordio del quadro indice. Menarca aa 12, flussi regolari per RQD. Non fuma, non beve alcolici. Nega fenomeni disurici. Alvo regolare. Appendicectomia aa 17. (Nel mese di ottobre 2004 ha subito una estrazione di un dente del giudizio che risultava incluso e nonostante precedente terapia antibiotica di copertura si è manifestato un edema delle dimensioni di un'arancia che si è protratto per una settimana) (Nel mese di novembre 2004 ho cominciato l'uso del cerotto anticoncezionale EVRA ma all'undicesimo giorno ho interrotto la terapia, senza quindi concludere il ciclo, a causa di ritenzione idrica e spotting e in capo a 10 giorni si è verificato un persistente rialzo termico(TC max > 38. 5) con episodi di franca cefalea e nausea non associato a brivido nè artromialgie o lombalgie, l'episodio è durato una settimana e poi la febbre ha assunto carattere intermittente, con sudorazioni notturne e riduzione di nausea e cefalea. Ho all'epoca assunto un ciclo di claritromicina 250 mg x 2 per 4gg senza beneficio) Dopo gli accertamenti esperiti (eco addome nei limiti, IgE nella norma; emocromo, elettroforesi, sottopopolazionimercatori neo nella norma, Es urine negativo, HBV HCV negativo; EBV e CMV pos IgG, funzione tiroidea nella norma, Ab anti micopalsma negativi) la paziente ha goduto di un periodo di remissione del quadro (ho continuato ad aver febbre con picchi > di 37. 7 e cefalea fino al mese di febbraio2005). Dal mese di giugno 2005 si sono presentati nuovi episodi di cefalea, in agosto un episodio acuto di tracheobronchite che dopo terapia è andato in remissione ma si è manifestata una nuova sequela protratta di febbricola(TC max 37. 7), associata talora a nausea, anche se in modo incostante, e cefalea intensa, gravativa; ha all'epoca assunto un ciclo di levofloxacina per 8 gg. Esami esibiti :TAC encefalo smdc: negativa, emocromo nella norma, PCR 3 mg/L, TAS 87 UAS. Esame obiettivo : PA 115/80, FC 70' R peso 55 kg, alt cm 160 Non adenopatie, fegato e milza nei limiti, ROC e ROP nella norma. Murphy neg, addome trattabile, epigastrio non dolorabile. MV presente e regolare su tutto l'ambito auscultatorio. Esami aggiuntivi eseguiti: ECG nella norma, RX Torace negativo, Eco Addome negativo, EEG nella norma Emocromo + sottopopolazioni linfocitarie ndr, profilo nella norma, coagulazione regolare, VES 27 mm 1/h Marcatori tumorali compreso CA125II nella norma, elettroforesi SP + PCR nella norma + IgE tot 174 kU/ml; Ab anti micoplasma e Clamidia ndr EBV CMV HSV + PCR per virus erpetici su sangue e urine ndr, Autoanticorpi nella norma, S Lues negativa, Widal Wright 1:80 il titolo delle IgM anti antigene O, tampone faringeo negativo, TB test e MANTOUX negative, PET total Body negativa, Puntato midollare + osseo negativo.

Risposta del 20 settembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. EDOARDO BERNKOPF


Gentile Paziente, mi permetto di osservare che con l'uso del bite notturno ha avuto un iniziale lieve miglioramento: nelle problematiche dell'Articolazione Temporo mandibolare di una certa gravità l'impiego del bite solo notturno non é sufficiente. Le consiglierei di rivolgersi ad un dentista che si occupi specificamente di questi problemi. Cordiali saluti ed auguri. Edoardo Bernkopf edber@studiober. It www. Intersoft. It/sirio

Dott. Edoardo Bernkopf
Specialista attività privata
Specialista in Odontoiatria
VICENZA (VI)

Risposta del 21 settembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI


Egregia, si è verificato un errore, perchè la stessa domanda, con la stessa intestazione è stata posta il 21 06 2006. E’ forse la stessa persona, perchè ha indicato gli stessi valori, Ma la risposta non cambia, i suoi disturbi dipendono dal virus di Epstein-Barr e dal Cytomegalovirus, che sono stati cercati in maniera incongrua; EBV e CMV pos IgG, gli esami devono essere sempre effettuati in maniera precisa e interpretati adeguatamente, altrimenti, come vede, non si riesce a trovare una soluzione, che invece è dietro l’angolo. Si prova a fare di tutto e chiaramente non funziona, perché il problema è da tutta un’altra parte. Per questo, non ha funzionato il bite, l’agopuntura, antidolorifici, pillola. EBV CMV HSV + PCR per virus erpetici su sangue e urine ndr: questi non indicano niente, se non si riportano i valori esatti del laboratorio che li ha eseguiti, con i valori di riferimento. Sono incompleti. Comunque, siccome non si fanno le diagnosi con i dati di laboratorio, ma con i dati clinici, soprattutto l’anamnesi ed esame obiettivo, questi indicano chiaramente una infezione da virus di Epstein-Barr, con sovrapposizione del Cytomegalovirus, che hanno condotto alla sindrome da stanchezza cronica/ Fibromialgia e stanno alterando il sistema immunitario procurando: astenia, spossatezza, rallentamento motorio-ideatorio; febbre è diventata intermittente. In questi casi, il virus va eradicato, velocemente, come lei ha constatato, sta procurando guai.
Saluti

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)



Ultime risposte di Malattie infettive



...e inoltre su Dica33:
Ultimi articoli
Covid-19: l’impatto sulla funzione cognitiva
Malattie infettive
12 aprile 2024
Speciale Coronavirus
Covid-19: l’impatto sulla funzione cognitiva
Gonorrea: in aumento tra i giovani europei
Malattie infettive
28 marzo 2024
Notizie e aggiornamenti
Gonorrea: in aumento tra i giovani europei
Covid-19, la gestione domiciliare del paziente fragile
Malattie infettive
18 marzo 2024
Speciale Coronavirus
Covid-19, la gestione domiciliare del paziente fragile
Seguici su:

Seguici su FacebookSeguici su YoutubeSeguici su Instagram
Farmacista33Doctor33Odontoiatria33Codifa