Febbriciattola

17 aprile 2006

Febbriciattola


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14 aprile 2006

Febbriciattola

da circa due mesi ho una febbricola perenne, la mattina 37 / 37. 2, la sera 37. 5 / 37. 8. ho fatto diverse analisi prescrittemi dal medico di famiglia, analisi del sangue di routine, emocromo ves. . . . Urucultura radiografia al torace ma tutto risulta normale. Aggiungo che lo stato febbrile è accompagnato da stanchezza quasi cronica oramai, inoltre sonnolenza e uno stato di spossatezza e malessere generale. Nonostante mangio regolarmente ogni giorno il mio peso continua a diminuire. che cosa mi consigliate?

Risposta del 17 aprile 2006

Risposta a cura di:
Dott. TONINO GRASSO


Se il potenziale diagnostico del medico curante si è esaurito, gli chieda di mandarla da uno specialista, che inizialmente dovrebbe essere un infettivologo.

Dott. Tonino Grasso
Medicina Territoriale
MARTANO (LE)

Risposta del 17 aprile 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI


Lei presenta una sindrome da stanchezza cronica, con alterazioni, in senso iper, della ghiandola tiroidea. E' molto caratteristica. In questi casi, secondo la mia esperienza, la letteratura internazionale, i vari testi di immunologia, l'agente esterno patogeno, responsabile è il virus di Epstein Barr, Mononucleosi infettiva. Per questa ragione e per il moltiplicarsi dei casi simili ai suoi, ho esami strumentali di medicina convenzionale, quantica, biologica, per seguire in breve tempo, una/due ore, il ragionamento diagnoriso e terapeutico. Anche perchè la persona che presenta una sintomatologia vaga e aspecifica ha pienamente diritto di avere risposte precise, senza dover girare come una trottola. In questi casi il fatto che alcuni esami siano "normali" non vuol dire che la persona non ha patologia, ma che non abbiamo esaguito gli esami giusti per rilevare l'origine del problema. Una attenta analisi dell'anamnesi, esame obiettivo, esami strumentali, di qualsiasi tipo, ci deve sempre condurre a una diagnosi. Il sistema immunitario, quando è in difficoltà, o qualche agente esterno patogeno lo disturba, esprime sempre sintomi che vanno attentamente analizzati. Con questa intenzione e ragionamento, si deve sepmpre avere il rapporto con la persona, che ci fornisce sempre informazioni preziose per individuare il suo stato patologico, confrontando queste informazioni con la letteratura internazionale, si riesce ad arrivare molto semplicemente a risolvere i suoi problemi.
Saluti

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)

Risposta del 17 aprile 2006

Risposta a cura di:
Dott. TONINO GRASSO


Il tribunale di Catania ha definito l’omeopatia una «medicina delle emozioni», con la sentenza che ha assolto Piero Angela dall’accusa di diffamazione avanzata dalla Società Italiana dei medici omeopatici per un servizio fortemente critico di Superquark del luglio 2000.
Si è stabilito così per la prima volta che quello che vale per una tribuna politica o per un talk show non può valere quando al centro della discussione c’è la validità di una teoria scientifica. Secondo la sentenza del giudice, Cinzia Sgrò, rientra nel diritto della critica affermare che l’omeopatia non è una cosa seria, che il rischio di curarsi con essa è molto grande per i pazienti con malattie gravi e che i benefici di questa medicina non convenzionale si devono all’effetto placebo.
La scienza, ha scritto il giudice"non è una semplice categoria dell’opinione. In campo scientifico, o una cosa è, oppure non è. O una cura funziona, oppure non funziona. E se funziona bisogna essere in grado di dimostrarlo con puntuali riscontri scientifici muniti di solida base statistica». Il giudice ha rilevato inoltre che «pur avendo la comunità scientifica internazionale sempre richiesto e mai ottenuto, dalla medicina omeopatica, quelle evidenze scientifiche che ne avrebbero attestato la validità, essa allo stato era del tutto carente di tale fondamento, rimanendo sostanzialmente una medicina delle emozioni».

Dott. Tonino Grasso
Medicina Territoriale
MARTANO (LE)

Risposta del 17 aprile 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI


Mi scuso con la signora Marcella per il mio collega che purtroppo vuol fare una polemica inopportuna, l'omeopatia sarà una medicina delle emozioni, ma ben vengono quelle emozioni che guariscono le persone.
Mi scusi nuovamente,
Saluti

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)



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