Fibroadenomi multipli e familiarità per k

18 giugno 2007

Fibroadenomi multipli e familiarità per k


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15 giugno 2007

Fibroadenomi multipli e familiarità per k

Vorrei sottoporLe il caso della mia ragazza. . Ha 30 anni ed in famiglia vi è stato un caso di adenocarcinoma mammario (monolaterale) diagnosticato nella madre all’ età di 53 anni (deceduta poi all’ età di 59). La nonna materna (la madre della madre) è deceduta invece per un tumore originatosi dall’ utero diagnosticatole all’ età di 65 anni. Tornando alla mia ragazza, le ecografie periodiche effettuate sempre all’ istituto ‘Pascale’ di Napoli hanno palesato fino a quella del GENNAIO 2005 semplicemente una ‘struttura della mammella fibroadenosica’. Nell’ ecografia del NOVEMBRE 2005 (dopo 10 mesi) si evidenziava ‘un nodulo solido ipoecogeno dalla struttura e margini regolari pertanto compatibile con fibroadenoma dalle dimensioni di 7 mm, senza segnali di vascolarizzazione’. Dopo 3 mesi (MARZO 2006) abbiamo effettuato una nuova ecografia dalla quale è risultato che il fibroadenoma si era accresciuto di 1 mm. (divenendo pertanto di 8 mm. ) e che accanto a questo ve ne era un altro di 5 mm. Il medico ci specificò tuttavia due cose:la prima che sia il vecchio sia il nuovo nodulo presentavano caratteri ecografici di benignità (margini e struttura regolari, non vascolarizzati) ed inoltre che questi erano solo quelli più grandi perché sia alla mammella destra che a quella sinistra si evidenziavano numerosi noduli dalle piccolissim dimensioni. . Le caratteristiche di questi 2 noduli ‘principali’ (struttura, contorni e dimensioni) sono stati confermati poi sia dall’ ecografia effettuata ad OTTOBRE 2006 sia da quella effettuata oggi (6 GIUGNO 2007). Tuttavia dalla ecografia odierna è emerso un terzo nodulo (sempre dai margini e dalla struttura regolari, non vascolarizzato) di circa 6 mm. Si fa riferimento, inoltre, ad una lieve estasia duttale mai emersa dalle precedenti eco. Il medico che ha effettuato l’ ecografia non ha rilevato nulla di preoccupante invitando ad essere meno assidui nell’ effettuare ecografie. . Alla luce di quanto detto vorrei conoscere la Sua idea generale circa il quadro complessivo che Le ho prospettato, la frequenza che dobbiamo osservare nell’ effettuare i controlli, e la eventualità di svolgere, considerando il precedente familiare, un test genetico (ho sentito parlare di BRCA 1 e BRCA 2). . Non vorrei che anche la madre, che in gioventù non aveva mai effettuato controlli, avesse alle origini della malattia un quadro simile a quello della mia ragazza poi degenerato. . Cordialmente e anticipatamente ringraziandoLa, G.

Risposta del 18 giugno 2007

Risposta a cura di:
Dott. PAOLO BRUSCHELLI


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contatti l'esperta al num verde.
avrà buone notizie
auguri

Dott. Paolo Bruschelli
Specialista attività privata
Ricercatore
Specialista in Anestesia e rianimazione
Specialista in Chirurgia generale
MONTECOSARO (MC)



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