Fobia sociale

09 maggio 2007

Fobia sociale


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04 maggio 2007

Fobia sociale

Per me la timidezza è proprio un male incurabile; fin da bambina ho avuto dei problemi a socializzare con i miei coetanei e non mi sono mai sentita accettata dagli altri, ma negli ultimi tempi sta peggiorando: tendo a restare chiusa in casa e a ridurre al minimo i rapporti con gli altri; sono incapace di socializzare e ciò è causa di grossi problemi, specie nell'ambito lavorativo (lavoro che non riesco a trovare, credo anche per questo motivo). Esiste una via d'uscita che non sia farmacologica? E' necessario per forza l'intervento dello psicologo? Grazie.

Risposta del 09 maggio 2007

Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO


In questi casi è necessario riorganizzare la propria emotività e la percezione di sè. Non so se lei abbia bisogno di farmaci, ma sicuramente ha bisogno di esperienze mirate a ritrovare quell'equilibrio relazionale che le manca. La psicoterapia, anche di gruppo, è la strada giusta. utili sono anche tutte quelle attività che la mettono a contatto con gli altri, ad esempio cantare in un coro, fare un corso di teatro, fare uno sport di contatto come judo. Però in questi contesti non può pretendere di trobvare persone capaci di accogliere la sua problematica. Ecco perchp la psicoterapia è la strada migliore.

Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)



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