Gravi disturbi digestivi da aerofagia

09 gennaio 2007

Gravi disturbi digestivi da aerofagia


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04 gennaio 2007

Gravi disturbi digestivi da aerofagia

Egr. prof. Le scrivo per avere un suo consiglio in merito a dei problemi digestivi che mi angosciano da circa due anni senza che se ne riesca a capire la causa. In questo lungo periodo ho effettuato tutte le analisi del sangue compresi i marcatori, un paio di volte la tac all'addome sup. inf. e torace, ecografie all'addome sup e inf. , ecocolorcardiodoppler, rx con pasto barico e una quantità inimmaginabile di visite da specialisti in materia. Tutti gli esami sono risultati negativi e l'unica nota di rilievo viene rimarcata nei risultati dell'ecografia che precisa, " Si rilevano enormi quantità di aria che ostacolano la perfetta visione degli organi" e infatti lo specialista ha dovuto massaggiare premendo lo strumento sulle parti per poter spostare l'aria e visionare gli organi interni. Ad oggi, l'unica cura che mi ha portato un qualche beneficio è stata quella del sentito dire da altri e purtroppo, non quella degli specialisti interpellati che alla fine si sono arresi addebitando il problema della produzione " a livelli industriali" di aria, al fattore neurologico. I problemi consistono in : durante il giorno, continue eruttazioni con gonfiore dell'addome e sensazione di insufficienza respiratoria specie se cammino tanto da far aumentare il normale battito cardiaco, oppure rigurgito di bolle di aria e quindi obbligo all'eruttazione, se mi piego per raccogliere qualcosa a terra. Ma i fatti di maggior preoccupazione avvengono quando mi appisolo o la notte quando mi addormento. E' evidente che in queste due situazioni i visceri e la muscolatura si distendono, permettendo all'aria inghiottita nel parlare o nella deglutizione e a quella derivante dalla fermentazione dei cibi a causa di una digestione molto lenta, di premere per essere espulsa (purtroppo solo dalla bocca, raramente per via anale) e la stessa, comprimento gli organi vicini come cuore e polmoni, attraverso incubi di diversa natura mi obbliga al risveglio. La sintomatologia immediata consiste in : torpore con fatica al ritorno alla percezione del reale, malessere generalizzato con palpitazioni e difficoltà respiratoria. Tutto ciò comincia a passare non appena bevo qualcosa di caldo ed espello grandi quantità di aria. A questo primo risveglio in genere dopo un'ora dall'addormentamento, nel corso della notte ne seguono altri con sintomi di lieve entità ( qualche ruttino). Il risveglio al mattino in genere non mi da grandi problemi se non quelli di molte eruttazioni, ma a volte è difficoltoso, come dopo la prima ora dall'addormentamento. In questa situazione può capire la mia pessima qualità di vita, leggermente alleviata da una cura a base di compresse di valeriana e carbone, tisane a base di anice, genziana, finocchio e liquirizia e di un prodotto farmaceutico come il maalox plus. Ora, ed è per questo che Le ho scritto, mi è stato consigliato l'assunzione di enzimi digestivi e in particolare di Acti-Zyme e di compresse di valeriana ma dovrei eliminare quelle di carbone che impediscono l'assorbimento dei principi attivi. La prego mi dia un suo parere o mi dica cosa devo fare perchè a volte sto così male da ricorrere al medico o al pronto soccorso facendo delle figuracce perchè alla fine non mi trovano nulla se non uno stato di agitazione eccessiva dovuta a questa incredibile superproduzione di aria. Se la medicina ufficiale non è riuscita a risolvere il problema, posso sperare di ottenere un qualche risultato dall'omeopatia? Attendo con fiducia una Sua risposta Saluti da M. di Firenze

Risposta del 09 gennaio 2007

Risposta a cura di:
Dott. RAFFAELE PASTORE


Caro signore, nella sua lettera non parla mai di eliminazione di alimenti, credo che il suo problema, invece, stia proprio lì, nelle sue abitudini alimentari che dovrà cambiare per ottenere dei risultati.
se lei sta mangiando cibo che contiene zucchero bianco, latte e formaggi e carne soprattutto rossa ed altro allora deve rivolgersi a qualcuno in grado di aiutarla anche con uno schema alimentare oltre che con i rimedi, no ultimo il riequilibrio della sua flora batterica aintestinale.

Dott. Raffaele Pastore
Medicina generale convenz.
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
JESI (AN)



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