Ho paura!

01 febbraio 2005

Ho paura!


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29 gennaio 2005

Ho paura!

Sono un ragazzo di 27 anni. Sono omosessuale e non accetto questa mia condizione anche perchè sono cattolico praticante. A casa mia nessuno è a conoscenza di questo fatto e neppure i miei amici. A luglio sono morte le mie due nonne, una delle quali, quella che abitava con me, dopo un coma di 7 giorni dovuto ad ictus. Da settembre ho iniziato ad accusare vari dolori (prima alle gambe, di notte, poi al collo, al volto, all'occhio) che mi hanno portato a fare vari esami medici (neurologico, vascolare agli arti inferiori, TSA, tac cranica e radiografie del cranio, visita oculistica) dai quali non è emerso nulla, a parte una pressione oculare di 19 (vicina al limite superiore) e una pressione arteriosa talvolta alta. Ho eseguito delle analisi di sangue specifiche dalle quali risulta che ho dei livelli di adrenalina superiori alla norma e dei livelli di dopamina al di sotto della norma. Ho eseguito anche un'holter pressorio dal quale sono emersi talvolta dei valori alti, ma non significativi, e tale esame mi classifica come paziente non dipper non avendo la solita fisiologica diminuzione di pressione durante la notte. Nel frattempo è iniziata anche una sensazione di pressione e dolore al petto(che già si era manifestata alcuni anni fà) e frequenti episodi di extrasistole. Un esame ecocardiografico non ha evidenziato però nessuna patologia. Nessuno della mia famiglia è stato informato dei miei disturbi perchè alle prime visite mediche senza esito negativo mi hanno detto: "Basta medici ora!Sono disturbi che tieni in testa!" Ho iniziato quindi delle sedute di psicoterapia (ovviamente senza informare nessuno della mia famiglia nemmeno di questo) e il medico che mi segue ha ritenuto non necessaria l'assunzione di alcun farmaco. Fatto sta che i miei sintomi non sono migliorati nonostante gli ormai 2 mesi di psicoterapia. Anzi, i sintomi aumentano e si moltiplicano. Gli ultimi sono un fortissimo prurito all'interno dei palmi delle mani e formicolio torpore e astenia agli arti superiori che inizia durante la notte, ma dura anche durante il giorno. Nonostante abbia fatto tutti questi esami medici ho sempre paura di avere qualche grave malattia che gli esami non hanno messo in evidenza o perchè sono stati eseguiti male o perchè quando sono stati eseguiti la malattia non si era ancora manifestata. E vivo con questo terrore che mi tiene impegnata la mente e mi impedisce di contitnuare a svolgere le mie normali attività: ho abbandonato lo studio perchè non riesco più a concentrarmi su qualcos'altro che non siano i miei dolori e tutto ciò che cerco di fare per distrarmi non risolve nulla. Cosa posso fare? La terapia che sto seguendo può bastare a risolvere i miei problemi? Vi ringrazio infinitamente per la vostra attenzione e per una vostra risposta

Risposta del 01 febbraio 2005

Risposta a cura di:
Dott.ssa GIULIA MARIA D'AMBROSIO


Due mesi di terapia sono pochissimi, vi state ancora conoscendo. Invece vorrei darle due consigli. Il primo riguardo lo strano disturbo alle mani. Probabilmente lei ha assunto un atteggiamento in postura avvoltolato su se stesso, si sta chiudendo. Perciò si faccia fare dei massaggi, almeno una decina, a livello delle spalle e delle braccia, e stia in ascolto di questo "tocco": si rilasserà, sarà costretto ad aprire il torace e questo le porterà immagini e sensazioni, le annoti accuratamente e le riferisca al suo analista. Prenda in considerazione l'idea di frequentare una scuola di Hata Yoga.
Il secondo fatto riguarda il conflitto che ha tra il fatto di essere omosessuale e cristiano. Strana concezione hanno alcune persone, che all'Ente Creatore possano sfuggire di mano alcune peculiarità della razza umana. . . Scusi la digressione personale. Lei ha bisogno di allargare i suoi orizzonti di fede e di pensiero. Provi a leggere "Dai mondi invisibili" del Cerchio Firenze 77, edizioni Mediterranee. E' importante capire che nella vita che abbiamo ci sono le tracce di una nostra responsabilità, altrimenti ciò che accade sembra frutto di un destino cinico e senza speranza.
Un caro saluto.

Dott. Ssa Giulia Maria D'Ambrosio
Specialista attività privata
MILANO (MI)

Risposta del 01 febbraio 2005

Risposta a cura di:
Dott. FRANCO MORI


credo che una psicoterapia psicoanalitica ben condotta sia la strada da seguire con molto impegno, grande costanza e molta pazienza, e magari cercando di metterci anche un pizzico di fiducia

Dott. Franco Mori
Specialista attività privata



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