Incapacità relazionale

12 dicembre 2006

Incapacità relazionale


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06 dicembre 2006

Incapacità relazionale

Tre anni fa ho lottato contro un cancro avanzato inoperabile che non lasciava molte speranze. Ad oggi sembra regredito, ma nonostante il mio carattere forte, la forte motivazione a vivere con dignità, il mio lavoro che amo e la mia famiglia, la mia capacità relazionale con gli adulti sembra irrimediabilmente compromessa. Vivo in un continuo stato di disagio, sono ombrosa, permalosa, talvolta rispondo aggressivamente a situazioni frustranti perdendo il savoir faire che vorrei invece mantenere. Rivesto un ruolo importante e sono meticolosa e molto attenta sul lavoro che assorbe gran parte delle mie energie, ma spesso, troppo spesso, mi sento sfruttata e questo mi irrita. Non riesco inoltre a lasciare i problemi lavorativi una volta fuori, nella mia famiglia, e, anzi, spesso riverso ingiustamente le mie tensioni su di loro che invece sono l'unica cosa bella che ho e per cui lotto ancora. Il mio stress aumenta e con lui anche la mia frustrazione. Non credo che uno psicologo possa aiutarmi più di tanto, cos'altro posso fare?

Risposta del 12 dicembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. GASPARE PALMIERI


credo che uno psicologo invece possa aiutarla.

Dott. Gaspare Palmieri
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
Specialista in Psichiatria
MODENA (MO)



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