Incontinenza urinaria

25 febbraio 2006

Incontinenza urinaria


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22 febbraio 2006

Incontinenza urinaria

Ho 64 anni, sono pensionato, ex sportivo, ancora oggi faccio un po’ di attività fisica (nuoto, molta bicicletta, qualche partitella a calcio ecc. ), faccio vita attiva, niente fumo, niente alcool, niente stress, insomma senza problemi di rilievo.

– Nel 1983, a 42 anni, mi è stata diagnosticata una NEOPLASIA VESCICALE, trattata tramite resezione endoscopica, successivamente sono stato sottoposto a RADIOTERAPIA presso il "MALPIGHI" di Bologna.

- Durante tutti questi anni, mediamente ogni sei mesi ho eseguito controlli endoscopici dai quali risultavano (piccole proliferazioni trattate tramite resezione endoscopica).

- A partire da1 1996, su consiglio del medico Urologo, mi sono sottoposto a 4 cicli di BCG. - Immediatamente dopo questi trattamenti, gli esami istologici effettuati davano questi risultati; - una volta -carcinoma uroteliale papillare grado 2 (G2) non infiltrante, -un'altra volta carcinoma uroteliale papillare grado 1 (Gl) non infiltrante, ancora, carcinoma uroteliale papillare grado 2 (G2) non infiltrante, poi in data 11/06/2005 dove sono stato sottoposto ad asportazione endoscopica di neoformazioni vescicali – il referto istologico conseguente recitava: CARCINOMA UROTELIALE PAPILLARE ALTO GRADO NON INVASIVO

– Dopo 6 mesi, esattamente il 2 dicembre 2005 (naturalmente su consiglio del reparto), è stata eseguita una ulteriore cistoscopia di controllo, esito dell’esame istologico: CARCINOMA UROTELIALE PAPILLARE BASSO GRADO NON INVASIVO

- Devo dire che l’unico problema a livello fisico da me manifestato, è la poca autonomia contenitiva (devo urinare mediamente ogni 40/45 minuti, di notte anche con più frequenza!) e niente altro.

- Pertanto, appellandomi alla Vostra professionalità e cortesia chiedo: -Cosa devo fare per mantenere sotto controllo questa patologia ? -Quali sviluppi futuri può avere e cosa effettivamente significano queste variazioni di gravità nei vari referti istologici; carcinoma uroteliale papillare ALTO GRADO – BASSO GRADO non invasivo ?

Risposta del 25 febbraio 2006

Risposta a cura di:
Dott. MARIO MELIS


Non è facile rispondere senza avere davanti agli occhi la completa documentazione.
Alto e basso grado esprimono semplicemente una diversa potenziale aggressività, fermo restando che è positivo passare "dall'alto al basso" e non viceversa. L'invasività (che deve essere meglio precisata -Ta o T1?-) ha un significato simile, cioè più il tumore è invasivo maggiore è il rischio. Per farle un esempio, di fronte ad una neoplasia dia alto grado ed invasiva localmente va presa seriamente in considerazione la cistectomia radicale. . .

Il suo è comunque un tumore ad alta recidività e, a mio parere, andrebbe trattato con una chemioimmunoprofilassi con BCG (i 4 cicli da lei riferiti non sono chiari) che è l'unica riconosciuta in grado di dare risultati.

Dott. Mario Melis
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
Specialista in Andrologia
Specialista in Urologia
CAGLIARI (CA)



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