13 marzo 2008
Info ricetta e prescrizioni
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10 marzo 2008
Info ricetta e prescrizioni
Salve volevo porvi questo quesito, è capitato che la mia ragazza è andata dal sua medico di base o curante, al quale ha esposto il suo problema che da una settimana ha male alle articolazioni ed hai muscoli delle gambe, percui il medico glia ha fatto una diagnosi al volo di "mialgia", comunque poi lei voleva fare dei controlli come io gli ho consigliato, anche tipo quello del CPK, ma il suo medico gli ha risposto che le ricette per i controlli o esami del sangue non si fanno più dal 2006, si fanno solo a riscontro di una malattia, già e come si fa a saperlo. . . Magia. . . Comunque io vorrei chiedere un consiglio in più a voi e poi vorrei sapere se fosse vero, come può una persona effettuare degli esami del sangue? e come faccio a rivalermi su questo medico? Grazie.Risposta del 13 marzo 2008
Risposta a cura di:
Dott. RAFFAELE CANALI
il medico, in base alla sintomatologia del paziente e in base ai riscontri della visita medica, se lo ritiene necessario, puo' tranquillamente prescrivere esami ematochimici e accertamenti vari, utili per la diagnosi. Non esiste
alcun divieto ufficiale del 2006 che impedisca l'esecuzione di esami o accertamenti. . . Per quanto riguarda il suo problema di eseguire esami o accertamenti, se il suo medico non è d'accordo. . . Non c'è alcun problema, in quanto ogni paziente ha il diritto di scegliere il medico con cui si trova meglio(lo stesso diritto lo ha il medico, cioè puo' assistere o meno un paziente. Qualora venga meno il rapporto di fiducia o subentrino "incomprensioni". Cento teste. . . Cento idee. . . Buona giornata.
Dott. Raffaele Canali
Medicina generale convenz.
Specialista attività privata
Specialista in Endocrinologia e malattie ricambio
DESIO (MI)
Risposta del 13 marzo 2008
Risposta a cura di:
Dott. RAFFAELE CANALI
In aggiunta alla risposta precedente, sottolineo che la richiesta di esami e di accertamenti, dipendono dalla convinzione che il medico ha sulla utilita' di questi nella diagnosi, e non dalla domanda del paziente. . . Ed è ovvio che si debba motivare scientificamente e clinicamente al paziente il perchè di un eventuale rifiuto. . . Quindi diventano importanti il dialogo e la fiducia medico-paziente.
Dott. Raffaele Canali
Medicina generale convenz.
Specialista attività privata
Specialista in Endocrinologia e malattie ricambio
DESIO (MI)