07 settembre 2006
Interpretazione distorta della realtà
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05 settembre 2006
Interpretazione distorta della realtà
Salve, un mio parente, di circa 40 anni, è in cura psichiatrica da diversi anni. Mi ha spiegato che il suo disturbo è vedere dei "segnali" nel comportamento delle persone, o in frasi ascoltate, o nella disposizione di oggetti, etc. , segnali che lo spingono a compiere azioni assurde, tipo recarsi in un determinato luogo e fare cose, etc. Lui sa che queste cose sono assurde ma deve lottare con sè stesso per non seguire questi impulsi, mi ha confidato che a volte, a periodi, fatica molto a trattenersi. Naturalmente tutto questo compromette la sua vita e il rapporto con gli altri. Come conviene comportarsi con lui, visto che mi confida queste cose?E' una cosa buona che ne parli con me? Lui dice che parlandone si sente meglio, e ha scelto me perchè sono privo di pregiudizi, come altri. Cosa posso fare per essere di aiuto? GrazieRisposta del 07 settembre 2006
Risposta a cura di:
Dott. GASPARE PALMIERI
credo che lei dovrebbe continuare ad ascoltarlo senza giudicare, cercando di capirlo di mettersi nella sua ottica per comprendere le sue difficoltà. dovrebbe comunque chiarire che lei non è il suo terapeuta e se sente una forte necessità di parlare e confidarsi forse necessita di uno specialista che possa ascoltarlo.
Dott. Gaspare Palmieri
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
Specialista in Psichiatria
MODENA (MO)