Linfoadenopatia

30 settembre 2006

Linfoadenopatia


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25 settembre 2006

Linfoadenopatia

Gentilissimi Dottori, sono una ragazza di 21 anni, da qualche anno non sto più tanto bene. In principio avevo notato un grumolo nell'ascella destra. . Preoccupata sono andata a fare degli esami dove mi è stato detto che era soltanto un grumolo di grasso. . Ma dopo poco tempo si sono ingrossati i linfonodi sia nell'ascella destra che sinistra. . Ed in seguito anche nel collo (dietro l'orecchio sinistro, metà collo e base del collo) ricoverata in day ospital presso il reparto di oncoematologia di una clinica di alta specializzazione, mi è stato detto che questi linfonodi non erano altro che linfonodi reattivi, e dopo essere stata sottoposta ad una gastroscopia mi è stato diagnosticato l'helicobacter pilory. Al seguito di una cura antibiotica le mie condizioni di salute erano molto migliorate, i linfonodi erano quasi rientrati in sede. . . Adesso da qualche mese i linfonodi sono tornati ad ingrossarsi, e mi sono spuntate delle macchie giallastre sul palmo della mano sinstra. . (tra il mignolo e la mano). . Ho continuiti mal di testa e molte volte anche dolori al collo. Vorrei sottolineare anche che gli esami del sangue danno (da più di qualche anno) come valori, ferro basso e piastrine alte. . Mi è stato fatto il test della mononucleosi e sono comparsi gli anticorpi, ma non è presente la malattia. . . Adesso sono più che preoccupata. . Vi prego cortesemente di potermi dare qualche delucidazione. . In attesa di una Vostra risposta. . Vi ringrazio.

Risposta del 30 settembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI



Egregia, purtroppo devo notare che anche nei centri cosiddetti altamente specializzati, non vengono prese in considerazione le ultime ricerche che sono state effettuate, questo crea una grandissima confusione, portando veramente a situazioni assurde, in cui la persona è affetta dal virus di Epstein-Barr e se ne nega semplicemente la presenza in base ad esami indiretti, senza eseguire tecniche dirette di rilevamento del virus, che consiste nella PCR, polymerase chain reaction techniques, la sola, insieme alla tecnica da me strutturata, che si avvale della integrazione fra la medicina convenzionale, immunologia, ormesi, e la medicina biologica.
Questo virus, ha la capacità di produrre tutti i guai che lei presenta, lei ha la soluzione a portata di mano, se venisse considerato il ragionamento giusto, che indirizza verso la diagnosi precisa ed altrettanto verso una terapia, che consiste nella eradicazione del virus, per impedirli di continuare a fare guai.
Mi dispiace moltissimo, essere costretto a criticare l’operato di un reparto di oncoematologia di una clinica di alta specializzazione, ma non si può più continuare a sottovalutare la presenza di questo virus, abbandonando le persone alla progressione di aggravamento che è ben conosciuta in letteratura internazionale.
Lei ha ragione ad essere preoccupata, perché non vede quella soluzione che invece è presente.
Questo virus va portato via il più velocemente possibile.
saluti

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)



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