Mal di montagna

05 aprile 2005

Mal di montagna


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31 marzo 2005

Mal di montagna

In un recente viaggio a La Paz (volo diretto con atterraggio a 4100 metri, pernottamento a 3700 metri) ho per la prima volta accusato sintomi di mal di montagna. In particolare, durante la prima notte sono caduta in un "sonno" profondissimo. Il mio compagno, allarmato dal mio respiro irregolare ha tentato varie volte di svegliarmi, riuscendoci solo dopo 10/15 minuti di tentativi e sollevandomi di peso da letto. Al mio risveglio, ho accusato i sintomi tipici del mal di montagna (mal di testa, spossatezza e forti vertigini), ma tutto si è risolto nel giro di un paio di giorni. Ho continuato il mio viaggio, arrivando nei giorni successivi a quote superiori ai 4. 000 metri.
Si è trattato di un espisodio preoccupante? (ho letto cose terribili sul rischio di un'edema cerebrale) Posso prendere in considerazione ipotesi di nuovi viaggi ad alta quota (con volo aereo ad altitudini superiori ai 3500 metri) o la mia reazione può essere il sintomo di una scarsa capacità di adattamento? (soffro di carenza di ferro, ma per il resto sono in buone condizioni fisiche).
E' possibile prendere misure preventive (data l'impossibilità di un acclimatamento graduale)?

Molte grazie.

Risposta del 05 aprile 2005

Risposta a cura di:
Dott. RAFFAELE CANALI


, Quanto da Lei descritto corrisponde al mal di montagna, che comunque ha superato bene e senza sintomi piu'gravi. L'unica strategia preventiva è l'assunzione 24 ore prima dell'arrivo in quota di Acetazolamide, 2-3 compresse die. E per almeno 2-3 giorni dopo l'arrivo in quota;inoltre correggerei il deficit di ferro per tempo prima di affrontare un nuovo trasferimento in alta quota. Il volo aereo non da problemi, in quanto l'aereo è pressurizzato ad un'altezza di circa 1500-2000m. Stia bene.

Dott. Raffaele Canali
Medicina generale convenz.
Specialista attività privata
Specialista in Endocrinologia e malattie ricambio
DESIO (MI)



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