Microematuria post nefrectomia chirurgica

06 maggio 2006

Microematuria post nefrectomia chirurgica


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30 aprile 2006

Microematuria post nefrectomia chirurgica

Ho 60 anni. Sei mesi or sono mi è stato occasionalmente diagnosticato un carcinoma a cellule chiare nel polo superiore del rene destro (cm 3 x 2) esofitico, modicamente differenziato confinato nel rene (pT1a G2 Nx M0). Sono stato sottoposto immediatamente a nefrectomia ed ureterectomia destra. La scintigrafia ossea ha dato esito negativo. Altrettanto negativa per ripetizioni metastatiche è risultata la TAC total body con mezzo di contrasto, che ha segnalato un modico aumento volumetrico della prostata e un aumento di volume del lobo sinistro della tiroide con alcune formazioni colloido-cistiche nel contesto del parenchima ghiandolare (prove di funzionalità tiroidea nella norma, all'esame ecografico struma mononodulare colloido-cistico mm 12, nei prossimi giorni mi sottoporrò di mia iniziativa ad ago aspirato). Trascorsi sei mesi, ho effettuato il 31 marzo u. S. TAC torace e RM addomino pelvica con mezzo di contrasto ed esami ematochimici (creatininemia 1, 64, clearance della creatinina 103, 65, VES 12, fosfatasi alcalina 98 ed i valori degli altri principali accertamenti - emocromo, glicemia, azotemia, uricemia, bilirubina, GOT, GPT, colesterolo, trigliceridi, ferro, calcio, magnesio, sodio, potassio, PSA totale, PSA free - risultano nella norma). La prima avvisaglia della neoplasia era stata una microematuria (tracce o 1 +), la quale è rimasta immutata fin dai giorni dell'intervento a tutt'oggi. Ho effettuato ripetuti esami culturali e citologici delle urine, visite urologiche e nefrologiche, ecografie delle vie urinarie ma nonostante tali accertamenti, tutti negativi, il problema persiste. Unico dato emerso dalle analisi delle urine è stata nel mese di marzo la presenza di enterobacter aggregans (10000) che ho trattato con Noroxin. Trascorsi alcuni giorni dal trattamento, la microematuria è divenuta saltuaria, per poi ridiventare costante in presenza di esami culturali delle urine negativi. Alla prova dei tre bicchieri, a volte è sembrata un'ematuria di tipo uretrale (in assenza di qualsivoglia tipo di sintomatologia). Non essendo riuscito ad avere alcuna spiegazione in ordine alla presenza costante della microematuria, chiedo se e quali ulteriori accertamenti sia possibile effettuare e quale possa essere la sua spiegazione. Ringrazio per l'attenzione.

Risposta del 06 maggio 2006

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI BERETTA


La presenza di una microematuria è un fatto non raro e non sempre è collegata ad un problema oncologico. Comunque monitorizzi nel tempo attentamente la situazione come del resto ha fatto fino ad ora. Un consiglio molto semplice che posso darle è quello di aumentare, se non ancora fatto, l'assunzione di bevande liquide non gasate (acqua, the, ecc, ecc). Infine segua attentamente tutte le indicazioni che le darà il suo urologo. Auguri ed un cordiale saluto.

Dott. Giovanni Beretta
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
Specialista in Andrologia
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Specialista in Urologia
MILANO (MI)



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