23 giugno 2006
Nausea e panico
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20 giugno 2006
Nausea e panico
buongiorno. da circa tre anni combatto con una strana forma di "malattia". tre anni or sono una mattina mi dirigevo al lavoro e fui colto da un attacco di panico e conati di vomito. Andai in pronto soccorso e mi dissero che era astenia. Torno al lavoro il giorno dopo e mi sento un senso di nausea che comunque riesco a sopportare. Il fine settimana mi avvio con poca voglia a vedere una partitella in un paese vicino e sono colto da un attacco di conati di vomito e capogiri fino quasi allo svenimento. Mi portano al pronto soccorso e mi sento meglio dopo aver preso dei tranquillanti. Consigliano una settimana di ferie e del xanax per un breve periodo. Facio ovviamente una marea di esami, tirode e sangue, ecc e non trovano niente. Mi consigliano di rivolgermi ad uno psichiatra e vado. mi prescrive uno psico farmaco(recettore della serotonina) e la nausea e il panico pian piano passano. Smetto dopo dieci mesi come indicato e dopo due mesetti neanche, ricompaiono i sintomi. Lo psichiatra mi dice che mi aveva fatto smettere troppo presto. Si riprende. . . Dopo 6/7 mesi su consiglio di un amico mi rivolgo ad un omeopata che mi consiglia di smettere e mi da' una cura alternativa. Sembra che funzioni. . . Invece. . . cosi' mi rivolgo ad una psicoterapeuta che inizia il lavoro di analisi e mi consiglia di riprendere i farmaci almeno per stare bene un po'. Il lavoro di analisi inizia e con i faramci mi sento abb bene. purtoppo ogni volta che arriva l' estate ho una ricaduta, infatti vi scrivo per un consiglio, in quanto non so piu' cosa fare. di solito smettevo i farmaci prima dell' arrivo della bella stagione e davo la colpa a quello per le ricadute. ora mi sta' tornando una fort nausea anche se sono ancora in trattamento. Ho paura di non riuscire a farcela. . . Questo problema mi sta' rovinando la vita. grazie fin d' oraRisposta del 23 giugno 2006
Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO
Credo che solo con la psicoterapia lei potrà risolvere il problema anche se giustamente le è stato consilgiato di assumere i farmaci fino a quando non sarà stato risolto il problema all'origine.
Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)