Noduli alla tiroide

14 maggio 2008

Noduli alla tiroide


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11 maggio 2008

Noduli alla tiroide

Cercherò di essere breve. Ho 70 anni. Nell’aprile del 2007 mentre mi allenavo in bicicletta mi sino passato la mano sul collo sudato e ho palpato una grossa protuberanza. Ho consultato immediatamente il mio medico di base: diagnosi nodulo al lobo sinistro della tiroide. Subito dopo ho consultato un endocrinologo, stessa diagnosi. Da quel momento ho fatto una serie di accertamenti : diverse ecografie più o meno con lo stesso referto riproduco l’ultima del 01/04/2008 “tiroide di dimensioni superiori alla norma a sx a ecostruttura dismogenea e normoecogena. Lobo dx: non noduli distinti. Lobo sx: 3° inferiore esteso all’istmo nodulo ipoecogeno marcatamente disomogeneo alonato con lacune e calcificazioni di 36x48x60 mm. ” Ho eseguito numerosi esami seriologici tutti nella norma compreso l’ultimo del 01/04/2008 ( FT4, FT3, TSH, AbTG, AbTPO, CT). In data 08/04/2008 RX TRACHEA con tecnica digitale: “scoliosi destro convessa della trachea nel tratto C4-C7”. Precedentemente in data 05/06/2007 ho eseguito TC COLLO senza e con MdC: “non significative linfoadenomegalie latero-cervicali. Aumento di volume del lobo tiroideo di sinistra per la presenza nel suo contesto di formazione ovalare ipodensa di 30x27 mm circa, ad estrinsecazione anteriore, priva di impregnazione dopo MdC e. V. ed a margini apparentemente definiti. Sollevati i corrispondenti piani cutanei del muscolo sternocleidomastoideo omolaterale”. Ho eseguito due volte l’ago aspirato. Il primo il 19/05/2007: “emazie, materiale amorfo basofilo ed alcuni elementi tondeggianti con citoplasma finemente vacuolizzato. Il quadro citologico orienta per un nodulo con aree di degenerazione condroide. Si consiglia controllo clinico e ulteriori indagini” Il secondo il 01/04/2008: “materiale pervenuto agoaspirato tiroide. Nodulo lobo sinistro basale di 6 cm. Vetrini. Diagnosi: si repertano tracce di materiale amorfo”. L’endocrinologo referta:” i risultati depongono per un voluminoso gozzo multinodulare con normale funzione tiroidea. La citologia è risultata benigna. Le dimensioni del gozzo (del nodulo in particolare), e la presenza di sintomi da compressione orientano comunque per la correzione chirurgica”. Un endocrinologo è propenso per l’asportazione chirurgica totale del nodulo e della tiroide, qualche altro per l’asportazione parziale. Non ho disturbi nella deglutizione, respiro perfettamente, leggerissima sensazione di compressione. Esternamente il nodulo si nota. Le domande che pongo sono: avendo una tiroide che funziona perfettamente perché dovrei asportarla totalmente?. Non sarebbe possibile asportare solo il nodulo? Oppure solo la parte di tiroide del lobo sx dove è stato evidenziato il nodulo?. Conosco persone che pur con mezza tiroide non hanno bisogno di assumere farmaci. Inoltre quali sono i rischi se dovessi rinunciare all’intervento e tenermi i nodulo visto che mi da pochissimo fastidio ? Riconoscente gradirei un parere, grazie.

Risposta del 14 maggio 2008

Risposta a cura di:
Dott. ANDREA VINCENZO GIUSEPPE FAVARA


L' indicazione ad eseguire una tiroidectomia titale, subtotale o emitiroidectomia in presenza di gozzo e' un argomento di discussione non ancora risolto, ogni opzione presenta pro' e contro da discutere col chirurgo prima di eseguire l' intervento. Auguri!

Dott. Andrea Favara
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Chirurgia apparato digerente
Specialista in Chirurgia generale
CANTU' (CO)

Risposta del 14 maggio 2008

Risposta a cura di:
Dott. SANDRO FARAGONA


Gentile Signore, lei è portatore di uno struma plurinodulare. piuttosto voluminoso e questo costituisce una indicazione chirurgica. L'intervento di scelta è la tiroidectomia totale, essendo la sua malattia una manifestazione di una patologia di organo, non ha alcun senso lasciare dei pezzi di tiroide che potrebbero in futuro accrescersi e richiedere un nuovo intervento con rischi notevolmente più consistenti. Inoltre dovrebbe comunque assumere una terapia o sostitutiva o soppressiva con ormone tiroideo e in questo caso il dosaggio è sicuramente più complesso da stabilire che non in assenza completa della ghiandola. Un altro motivo per essere radicali è la frequenza (4-5%) con cui si possono rinvenire in tiroidi malate da lungo tempo di microfocolai di carcinoma.

Dott. Sandro Faragona
Medico Ospedaliero
Specialista in Chirurgia generale
Specialista in Odontoiatria



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