Nodulo tiroideo

15 febbraio 2008

Nodulo tiroideo


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11 febbraio 2008

Nodulo tiroideo

gentili dottori,
<a mio padre di 65 anni qualche mese fa è stato diagnosticato un nodulo tiroideo di circa 4 cm. ha eseguito due volte l'ago aspirato ed in entrambi i casi gli esiti sono stati negativi (la seconda volta sono state eseguite due aspirazioni). ha inoltre effettuato una scintigrafia che ha indicato il nodulo come freddo e ha riscontrato una minima alimentazione. i valori della tiroide sono tutti entro i limiti ad eccezione della tireoglobulina che risulta molto elevata (se mi sono documentata bene questo valore indica solo un aumento del volume della ghiandola). gli specialisti da lui consultati hanno invitato mio padre a prenotarsi per un'operazione e prima di questa effettuare anche una tac (è strettamente necessaria?). l'operazione sarebbe logica se non fosse che meno di un anno fa mio padre è stato sottoposto ad intervento di triplo bypass con ottimo esito ma con degenza prolungata a causa di infezione da streptococco aureus. inoltre è diabetico (tipo II), iperteso e circa 20 anni fa ha avuto la broncopolmonite. la mia domanda è la seguente: si potrebbe evitare l'intervento di tiroidectomia? il rischio che il nodulo possa scendere, e creare quindi delle ostruzioni e delle complicanze è maggiore del rischio dell'intervento in sè date le patologie del paziente? inoltre il rischio della perdita delle corde vocali è abbastanza alto dato che il nodulo è molto grande, parlo di perdita vocale totale perchè nel corso dell'operazione di bypass non so per quale ragione (forse l'intubazione) è stata recisa la corda vocale dx ormai paralizzata, ma gli otorini non escludono la possibilità che riprenda a muoversi. attualmente il nodulo comprime solo leggermente la trachea. la crescita dei noduli tiroidei per mia profana conoscenza è lenta quindi mi chiedevo se un nodulo di tali dimensioni (che so essere notevoli) possa essere solamente monitorato per un'eventuale degenerazione cancerosa e per la compressione sulla trachea. capisco che qualsiasi medico direbbe che l'intervento è necessario, ma gentilmente vorrei un consiglio che possa garantire anche una qualità di vita che attualmente è già venuta meno e con una tireodectomia potrebbe creare disagi per l'assunzione di un ulteriore farmaco (non è l'assunzione di una pillola il problema, volevo solo dire che è un ulteriore fattore che si andrebbe a sommare a quelli già presenti) e il rischio della perdita totale di voce. probabilmente deve essere una scelta personale ma data la scarsa conoscenza della materia ci si affida per consigli più ragionati e supportati da studi sulla materia.
esprimo anticipatamente la mia sentita gratitudine per l'attenzione prestata e per la risposta.

Risposta del 15 febbraio 2008

Risposta a cura di:
Dott. SANDRO FARAGONA


Suo padre è portatore di un gozzo abbastanza voluminoso, il rischio che possa contenere qualche focolaio di carcinoma si aggira sul 4% circa, ma non è detto che, eventualmente, debba svilupparsi.
L'indicazione ad un intervento chirurgico è data dal disturbo meccanico che suo padre prova (difficoltà a respirare, ingoiare, senso di ingombro etc. ).
I rischi generali dell'intervento, non sono elevati, anche se è portatore di by-pass e diabetico (assume anticoagulanti?), più rischioso è il problema che riguarda la paralisi preesistente di una corda vocale, una eventuale lesione del nervo ricorrente che fa muovere la corda vocale sana potrebbe essere molto grave perchè richiederebbe, almeno temporaneamente, l'esecuzione di una tracheotomia e comunque porterebbe un grave danno alla fonazione.
Ritengo che, se la patologia è bene tollerata, il paziente potrebbe limitarsi a controlli periodici (ecografia ogni sei mesi ed eventuale ripetizione di ago-aspirato su guida ecografica)

Dott. Sandro Faragona
Medico Ospedaliero
Specialista in Chirurgia generale
Specialista in Odontoiatria



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