14 ottobre 2014
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Effetto collaterale Botox: può bloccare anche le emozioni
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Non è soltanto una questione di blocco dei muscoli del viso. Le iniezioni di Botox, eseguite in genere per ridurre le rughe, rischiano di avere effetti deleteri anche dal punto di vista emozionale. E un articolo recentemente pubblicato sulla rivista Journal of anaeshetic nursing da Helen Collier e colleghimette in luce tutti i rischi legati alla somministrazione di tossina botulinica nei ragazzi con meno di 25 anni.
«Stiamo assistendo a una crescente richiesta di iniezioni Botox e altre versioni della tossina botulinica in ragazzi davvero giovani» dice la ricercatrice, «e la colpa è anche dei reality show e delle star del cinema e della Tv che stanno portando i ragazzi a idealizzare queste 'inespressive facce congelate'».
La tossina botulinica paralizza temporaneamente i muscoli, rendendo meno visibili le rughe legate alle espressioni facciali, ma questo blocco delle espressioni può portare, secondo gli autori, anche a un blocco della crescita emozionale.
La base di queste affermazioni è una ben nota teoria psicologica - la teoria del feedback facciale - secondo la quale gli adolescenti imparano come relazionarsi con le atre persone anche grazie alle espressioni del viso.
«La nostra capacità di mostrare un ampia gamma di emozioni dipende in larga misura da queste espressioni» spiega Collier, « e eliminarle - per esempio con il Botox - rischia di compromettere lo sviluppo sociale ed emozionale nei ragazzi».
Tutto questo è legato anche al fatto che, sebbene molti degli effetti della tossina siano temporanei, ci sono studi che suggeriscono che i muscoli non riprendono mai completamente la loro funzionalità dopo le iniezioni. Ecco allora l'appello degli autori ai medici: esistono strumenti appositi che permettono di valutare se ci sono davvero le basi cliniche per un trattamento con tossina botulinica; il guadagno economico non può essere la molla che porta al trattamento. Le ragioni per dire no al Botox sono davvero tante.
«Le espressioni del nostro volto influenzano anche le emozioni che riusciamo a provare» commenta Michael Lewis dell'Università di Cardiff: «Sorridiamo perché siamo felici, ma è anche vero che il sorridere ci fa sentire felici».