31 gennaio 2002
Obesità e intolleranze alimentari
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26 gennaio 2002
Obesità e intolleranze alimentari
Ho sempre saputo che l'aumento di peso fosse determinato da uno squilibrio, in eccesso, tra entrate e uscite caloriche, eppure tra i miei pazienti sento dire di miracolose e costose diete (per altro poi ipocaloriche) basate su test che impongono l'esclusione di cibi a cui sarebbero intolleranti. Ritengo che sia un modo per far soldi (avremmo risolto la fame nel mondo se fosse vero che pochi grammi di un alimento facessero aumentare di peso. . . ). Vorrei un suo autorevole parere in merito, ma soprattutto sul come difendere i nostri sprovveduti pazienti da personaggi (purtroppo spesso medici) alla Marchi ? Chi deve intervenire ?Risposta del 31 gennaio 2002
Risposta a cura di:
Dott.ssa PATRIZIA MARIA GATTI
Sono in tutto d'accordo con lei. E la rassicuro che è propio di questi giorni la decisione del Ministro della Salute di realizzare un concreto progetto di educazione nutrizionale sul territorio italiano intero. A capo del progetto ci sarà un folto e autorevole gruppo di controllori scelti tra i più "giusti" esperti in tutte le differenti discipline che sono comprese nella Scienza dell'Alimentazione. Unico criterio di base della scelta è la medicina basata sull'evidenza scientifica e non certo gli effetti speciali o la magia. Speriamo bene! Solo un po' di pazienza, quindi, e un po' di buon senso per ora, nell'indirizzare i nostri pazienti dalla persona più qualificata. Tra l'altro, il soprannominato gruppo di controllori, avrà, finalmente, anche tutti gli strumenti per "censurare" e/o certificare anche la rete informativa (i massmedia) che spesso può fuorviare le scelte alimentari dei cittadini.
Dott. PATRIZIA GATTI
Specialista attività privata
MILANO (MI)