Parto e sclerosi multipla

01 febbraio 2007

Parto e sclerosi multipla


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29 gennaio 2007

Parto e sclerosi multipla

Gentilissimo dottore, ho già inviato questa mail, ma avendo notato che hanno ricevuto risposta sul sito persone che hanno inviato domande dopo di me, temo che la mia mail sia stata scartata. Proverò a rispedirla nella speranza che possa ricevere presto una sua risposta. Ho quasi 32 anni, da otto anni affetta da sclerosi multipla rr, nessun trattamento con interferone, solo 5 boli di cortisone nel 2003 per inizio di neurite ottica. La mia riluttanza all’inizio della terapia interferonica era originata dalla volontà di avere prima un bimbo. Oggi sono quasi al termine del 6° mese di gravidanza e ho delle perplessità circa le modalità del parto. Secondo lei è opportuno che una donna affetta da sm si sottoponga ad un taglio cesario? Lei lo consiglierebbe alle sue pazienti? Il dilemma è amletico perchè mi ritrovo paradossalmente con un ginecologo che mi vorrebbe sottoporre ad un taglio cesario per evitarmi lo stress del travaglio ed un neurologo che non lo ritiene assolutamente necessario (so che normalmente accade esattamente il contrario). La seconda perplessità riguarda il tipo di anestesia. Nell’ospedale dove partorirò si pratica l’anestesia epidurale per le partorienti. Secondo lei è opportuna nel mio caso?So che c’è differenza tra epidurale e spinale. . Lei quale delle due mi consiglierebbe?Tenga conto che dopo la rachicentesi fatta nel 2001 il pensiero che un ago possa perforare ancora la mia spina dorsale non mi fa fare i salti di gioia… l’alternativa sarebbe l’anestesia generale, ma poi non vedrei subito il mio bimbo oltre ad essere più dannosa…dottore la prego mi aiuti a dissolvere i miei dubbi.

Risposta del 01 febbraio 2007

Risposta a cura di:
Dott. MASSIMO MUCIACCIA


Gentile utente,
La Sclerosi Multipla non è una indicazione assoluta al taglio cesareo.
Alcuni neurologi consigliano il taglio cesareo al fine di evitare lo stress da parto. Nel Suo caso la malattia è in fase stabile e pertanto verosimilmente si può pensare sia al parto naturale che al taglio cesareo. In ogni caso la decisione finale è del Suo ginecologo. Non si ponga il problema del tipo di anestesia, poichè è un dettaglio tecnico privo di reale importanza.

Per quanto riguarda i quesiti degli utenti, è bene precisare che ogni giorno vengono inviate numerose e-mail; non è possibile, pertanto, rispondere a tutte le domande.

Cordiali saluti.

Dott. Massimo Muciaccia
Specialista attività privata
Medicina Territoriale
Specialista in Neurologia
BARI (BA)



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