Passato difficile e attacchi di panico

20 settembre 2004

Passato difficile e attacchi di panico


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17 settembre 2004

Passato difficile e attacchi di panico

Salve a tutti, mi chiamo S. , scrivo da Milano e ho 23 anni. Premetto che non voglio fare la vittima o suscitare compassione ma solo esporre la mia situazione e comprendere se ho reazioni normali o patologiche. Lavoro in un call center, ripsiondo a 50 chiamate in 6 ore, studio criminologia con emdia del 27 e vivo con mia madre anziana e pensionata. Mio padre è morto quando avevo 10 anni per una corrosi epatica, 2 anni dopo mia sorella 25enne muore per un colpo (un'ipoplasia coronarica mai diagnosticata). Nonostante tutto mi sono diplomata 4 anni fa e da allora soffro di colite spastica (il mio colon produce veri fragori tellurici). Non ho mai avuto storie serie, mi capita di sentirmi attratta da scapestrati senza pensieri e con la sola voglia di divertirsi (INVIDIA?), ma io mi affeziono, e soffro. Due anni fa mi hanno diagnosticato un tumore dal quale mi sono salvata senza troppe complicazioni dfisiche (non ho dovuto fare la chemio). Dopo l'intervento nel giugno del 2003 ho avuto un vero e proprio crollo. Mi sono innamorata davvero ma ci siamo lasciati perchè stare insieme non era cosa, ma ancora adesso abbiamo rapporti. Ho iniziato a soffrire di orticaria e attacchi di panico. Ho paura di ammalarmi ancora, che gli altri possano attaccarmi malattia infettive gravi, ho paura chele disgrazie per me non siano ancora finite. Mi manca il respiro, ho palpitazioni, senso di terrore e ho la sensazione di morire. Sonod iventata suoperstiziosa e irrazionale, dò la colpa delle mie disaventure al maloccchio e all'invidia: se qualcuno mi osserva per strada (sono sovrappeso, ma sono bella) penso che potrebbe "mandarmela". Ho incubi e sogni molto vividi ( animali parlanti, che cambiano colore e che muoiono per poi resuscitare, medici che mi annunciano malattie mortali e sogno di essere incinta ma senza sapere di chi)e al lavoro non riesco a stare seduta, mi sento una belva in gabbia. Ho paura, paura, sono attanagliata dal terrore. Mi sento semrpe stanca e assonnata, ho linfonodi del collo ingorssati e pressione a terra. Non parlo con nessuno di queste paure, sono sempre allegra e sorridente, esco spesso e cerco di divertirmi. La gente dice: Io ti ammiro dopo tutto quello che hai passato. Ammiro la tua forza, lavori senza tregua, vai bene all'università. Sei vitale, sei bella, divertente, hai due co*****ni quadrati così, ti invidio, ti stimo" Tutti mi dicono ciò, mi considerano in gamba, ma io sono sempre sola, non ho uno straccio di ragazzo, nessuno si è mai innamorato di me. Ho cercato di parlare con i medici che mi hanno assistita per l'intervento (chirurghi e endocrinologi) e non comprendono il mio crollo psicologico, mi dicono: "bè è un tumore rarissimo, e lei si è salvata, non vedo dovwe sia il problema", ma io ho paura ancora, non bastava mio padre e mio sorella (è successo in casa e io l'ho vista, l ho vista morire e avevo 12 anni) è toccato anche a me e mi sono salvata, ma a volte credo che morire fosse il mio destino, e che è solo questione di tempo. Recentemente è morto mio zio per un neuroblastona dopo 1 anno di agonia, era un a specie di secondo padre. Io non aprlo con nessuno delle mie paure, ho paura che mi prendano per pazza, sono sempre stata forte, ma la forza sta venendo meno, non riesco piu a reagire, ho voglia di urlare, di scappare, di mollalre tutto, perchè sono stanca e terrorizzata. Ho parlato con uno psichiatra ma mi ha deto subito antidepressivi che nn ho mai preso. Non so cosa fare, cosa pensare, non comprendo se la mia reazione a tutto quello che ho passato sia normale oppure to impazzendo, se ho una qualche forma di psicosi o è solo una nevrosi. Vorrei sapere il vostro parere, e scusate per la lunghezza della mail

Risposta del 20 settembre 2004

Risposta a cura di:
Dott.ssa GIULIA MARIA D'AMBROSIO


Quello che sta vivendo ora è il ritorno di tutti gli shock che ha provato, psicologici e fisici (un intervento chirurgico è un trauma).
Se ha energie economiche a sufficienza, sarebbe ideale che lei si ponesse su un percorso psicoterapeutico. Se non le avesse, trovi un buon omeopata di scuola unicista che la guidi per un po' e la aiuti a imboccare una strada che non preveda il ritorno sistematico, in un modo o nell'altro, di traumi, che una parte inconscia di lei va cercando come per richiamare la sua attenzione sul quelli del suo passato più lontano.
Nel frattempo si procuri Arnica 200 ch in gocce, ne prenda 10 gocce ogni volta che sente arrivare la sensazione di Ansia e di terrore, si dia un quarto d'ora di tregua e le cose andranno meglio. Ma attenzione, le sto dicendo come tamponare, non come risolvere. Ha bisogno di appoggiarsi a qualcuno.
Ci riscriva e ci tenga informati. Un caro saluto e mille auguri.

Dott. Ssa Giulia Maria D'Ambrosio
Specialista attività privata
MILANO (MI)



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