Paura del futuro

31 gennaio 2005

Paura del futuro


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09 gennaio 2005

Paura del futuro

salve. Anzitutto grazie per il tempo che vorrà dedicarmi. Io ho 21 anni, scrivo da 1 paesino del sud, che non offre praticamente nulla dal punto di vista lavorativo. Mi sono diplomata col massimo dei voti, carriera scolastica brillante, almeno fino al diploma. . Mi sono iscritta in legge, ma dopo poco ho mollato tutto, un pò lo ammetto, per noia e mancanza di volontà, un pò perchè ebbi gravi problemi col mio ragazzo di allora(ora non stiamo più insieme da tempo)che amavo tanto, e che assorbiva tutte le mie energie. Così passò 1 anno senza far nulla. L'anno seguente mi iscrissi di nuovo in legge, stessa storia. . Mollai tutto senza dare neanke 1 esame, sia x noia che x gravi problemi familiari ke sono subentrati(mia madre se ne è andata con 1 altro uomo, anke lui sposato. . )anke quest'anno mi sono iscritta(sempre legge)ma stessa storia. . Non sto concludendo nulla. . Spesso penso di cambiare facoltà, di fare altro, ma poi la paura mi blocca, ma il tempo non aspetta me. . Legge non mi piace molto, forse la scelgo xkè sono 1 xsona frustrata(il paese mi ha etikettata come 1 poco di buono dopo il gesto di mia madre)e insicura, vedo il male ovunque, ed in effetti la società ormai va a peggiorare. . Proprio di recente 1 società, di cui ovviamente non faccio il nome ha cercato di raggirarmi, x fortuna c'era il nostro avvocato. . Ed allora credo ke 1 laurea del genere mi possa aiutare a farmi finalmente giustizia, a tutelarmi, a diventare 1 persona che conta, e magari a prendermi 1 rivincita con quei pettegoli che ora mi giudicano. . Xò poi nello studio non riesco bene. Forse xkè non sono portata x questo tipo di studi?o non mi piacciono molto?ma ciò ke piace a me(preferisco l'area umanistica)da poco lavoro e poca notorietà al giorno d'oggi. . Vorrei studiare ma non riesco. . Eppure sono sempre stata brava a scuola. . Mi sento molto in colpa x avere perso tutto questo tempo, sia con me stessa, x le doti ke ho e ke butto al vento, sia con mio padre, ke ormai solo a badare a me e mia sorella si dispera xkè non sa come aiutarmi e paga tasse universitarie inutili. . Io ormai non esco +, e non dormo la notte. . Sono sempre ansiosa. . I soldi poi non sono molti in casa, ed anke x questo vorrei darmi da fare, ma non so come uscire da questa situazione. La prego di darmi 1 consiglio, non ho nessuno con cui parlare. . Mi scuso x essermi dilungata così, e la ringrazio nuovamente di cuore. Salve.

Risposta del 20 gennaio 2005

Risposta a cura di:
Dott.ssa NADIA GENNARI


intanto buona sera, ho letto la sua lunga domanda e mi permetto di darle qualche consiglio. Naturalmente è molto difficile farsi un'idea non avendo modo di approfondire alcuni aspetti. Credo tuttavia che Lei avrebbe bisogno di essere aiutata a fare un poco di chiarezza in quanto gli avvenimenti di cui parla hanno contribuito ad ingenerare un po' di confusione rispetto a progetti, relazioni e quant'altro. Dice di vivere in un piccolo paesino, ma se si è iscritta all'università non dovrebbe avere difficoltà a raggiungere un centro un po' più grande dove poter trovare un bravo psicoterapeuta che possa aiutarla. Questo modo di procedere le permetterebbe di ovviare anche al rischio del pettegolezzo tipico dei piccoli centri. Prenda il coraggio e fissi un appuntamento per capire se si tratta di una ipotesi praticabile ed avere un parere diretto. Auguri.

Dott. Ssa Nadia Gennari
Medicina Territoriale

Risposta del 31 gennaio 2005

Risposta a cura di:
Dott.ssa GIULIA MARIA D'AMBROSIO


Carissima, cincischiare con la propria vita non serve a nulla. Spero abbia seguito il consiglio della collega, ma se così non fosse, la invito a scuotersi. Lei è incastrata in questa situazione da ben più che tre anni, e il fatto che sua madre abbia deciso di andarsene va considerato forse non come una vergogna o qualcosa di inspiegabile, ma come necessità di dare un taglio a una situazione stagnante. Certamente potevano esserci altri modi per farlo, ma quel che conta è il senso del segnale che le deve arrivare: trascinare le cose per anni serve solo a prendere decisioni drastiche che possono influire sulla vita degli altri.
L'attuale società genera SOPRATTUTTO Depressione, perché spinge alla perdita dei valori affettivi sostituiti da falsi bisogni consumistici, e perché ci sta conducendo a vite impossibili, in rincorsa verso l'ottenere qualcosa che è sempre al di fuori di noi stessi invece che dentro, e sempre di più oltre le nostre possibilità. Reggere a questo tipo di tensione sta diventando sempre più difficile. Se aggiungiamo il fatto che stiamo massacrando questo pianeta e che non sappiamo fino a che punto ci reggerà, si renderà conto che il suo problema deve assumere un altro respiro per essere risolto. Lei ha uno sguardo solo e soltanto sulla sua "mattonella", e si dimentica di essere inserita in un progetto più ampio, in mezzo a milioni di persone.
Purtroppo in questo periodo le figure spirituali di riferimento sono scarse, ma cerchi qualche buon libro dell'attuale Papa o del Dalai Lama (Etica per il nuovo millennio, per esempio), o qualsiasi altra cosa che la ispiri, e si chieda che cosa davvero vuole fare della sua vita. Se è la ricerca della Giustizia che la anima, ebbene le dia corpo, non necessariamente con una laurea. Si chieda a cosa vuole dare giustizia. Ma se lo chieda in termini sia intimi, personali, che in termini ampi, o non servirà a nulla.
Nel frattempo faccia qualcosa di utile, vada a fare il volontario in Protezione Civile, si muova. Ha solo 21 anni. Ne aspetti almeno altri 25 prima di dichiarare di essere stanca.
Un caro saluto.

Dott. Ssa Giulia Maria D'Ambrosio
Specialista attività privata
MILANO (MI)



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