11 luglio 2004
Paura di mangiare fuori.
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08 luglio 2004
Paura di mangiare fuori.
Faccio una piccola premessa. Circa un anno fa eravamo a cena con degli amici in un ristorante, e mia moglie, a fine pasto, si dirigeva fuori dal locale con un'amica poichè non si sentiva bene e rimetteva il cibo appena ingerito. Dopo qualche tempo sempre a cena fuori si ripeteva l'accaduto. Nei primi tempi questo succedeva anche in casa senza che vomitasse ma con senso di nausea e subito si iniziava ad agitare. Adesso qualche volta rimaniamo a mangiare fuori ma in locali tipo fast food con servizio self-service senza che abbia fastidio (preciso che sono posti cui lei frequenta anche per lavoro). Mia moglie mi dice che solo al pensiero di una proposta di qualcuno per andare a cenare fuori già si sente male. Attualmente in casa mangia regolarmente e senza particolari problemi. Come posso aiutarla a superare queste paure? A chi posso rivolgermi? Potete aiutarmi? grazie.Risposta del 11 luglio 2004
Risposta a cura di:
Dott.ssa GIULIA MARIA D'AMBROSIO
Ognuno di noi ha qualche fobia. Serve per scaricare la tensione della "vita moderna". . .
Certo quella di sua moglie non è una questione di cibo, visto che la composizione nutrizionale di quanto servito nei fast food è da tribunale (secondo certi americani. . . :-) ).
Probabilmente c'è un ricordo sgradevole associato a quella cena, o a quella subito precedente. C'è un pensiero che non riesce a farsi strada e che diventa sintomo.
Se tutto ciò le desse fastidio in modo eccessivo è giusto ricorrere ad uno psicoterapeuta magari che pratichi l'ipnosi, sperando che salti fuori anche la causa. Non è tanto il disturbo in sé -- che comunque penalizza la vostra vita sociale -- quanto ciò che ci si nasconde sotto.
Cordialmente.
Dott. Ssa Giulia Maria D'Ambrosio
Specialista attività privata
MILANO (MI)