24 novembre 2006
Per il dott. grasso
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21 novembre 2006
Per il dott. grasso
Rispondo alle sue domande e mi scuso per la mancanza di chiarezza: 1. si trattava di una candidosi vaginale; 2. diagnosticata con un tampone vaginale; 3. per quanto riguarda la presenza della candida nell'intestino, nè il mio medico curante nè il mio ginecologo hanno saputo indicarmi un esame specifico per individuarla, ma hanno affermato che il problema c'era considerato che presentavo alcuni sintomi (tipo pancia gonfia, dolori alla parte bassa dell'intestino, feci irregolari. . . ). Ho fatto un esame generico delle feci che non ha rilevato anomalie. Se mi potrà indicare un esame specifico gliene sarò grata. La ringrazio per l'aiuto.Risposta del 24 novembre 2006
Risposta a cura di:
Dott. TONINO GRASSO
Credo, signorina, che la guarigione della candidosi vaginale, oltre che attestata dal tampone vaginale, sia comunque stata constatata da lei stessa. Torno ad esprimere la mia perplessità sui metodi di cura che lei ha usato, che potrebbero averle causato i disturbi digestivi che lamenta. Tuttavia lei accusa anche stanchezza, cali di attenzione e vuoti di memoria. Faccia gli esami di routine, se non ha ancora provveduto comprendendo anche un isolamento colturale di Candida dalle feci, ove eseguibile. Anche se dubito che questo risulti positivo.
Sarebbe più opportuno che si facesse indicare da un esperto erborista la eventuale tossicità epatica dei prodotti che ha usato, se li ha ingeriti. Lo può trovare in un Istituto di Farmacologia dell'Università più vicina. E' assolutamente fuori luogo attribuire tutto alla Mononucleosi. I disturbi aggiuntivi che lei lamenta sono probabilmente ricollegabili alla perdita dello stato di benessere.
Nell'augurarle di riacquistare (anche naturalmente) quanto prima lo stato di salute, la saluto cordialmente.
Dott. Tonino Grasso
Medicina Territoriale
MARTANO (LE)