Per l'egregio dottor beretta

18 novembre 2006

Per l'egregio dottor beretta


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14 novembre 2006

Per l'egregio dottor beretta

Egregio dottor Beretta, prima di tutto la ringrazio tantissimo perchè Lei ha già cortesemente risposto ad una mia domanda riguardo al fatto che io eiaculo "solo" 3-4 volte al mese. Non vorrei approfittare della sua cortesia, ma gradirei da parte sua un'ulteriore chiarimento. Lei mi ha detto che il numero delle eiaculazioni è inversamente proporzionale all'insorgenza di alcune patologie della prostata ( perdoni la mia stupidità, ma significa che più si eiacula e meglio è? )! in ogni caso non ho capito se le mie "sole 4 eiaculazioni mensili" possono potenzialmente favorire queste patologie ( in quanto sono poche ) o, alcuni problemi infiammatori. Cioè: è consigliabile dal punto di vista medico che le mie eiaculazioni siano più di 4 al mese considerando che ho 39 anni? ( le faccio anche presente che da 20 giorni ho iniziato ad assumere farmaci antidepressivi che mi hanno ridotto drasticamente la libido, per cui attualmente non ho voglia di fare sesso neanche una volta la mese). Scusandomi per il disturbo, la ringrazio nuovamente per la sua disponibilità. Cordiali saluti.

Risposta del 18 novembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI BERETTA


Caro lettore,
è proprio così ! Un gruppo di ricercatori statunitensi, coordinati dal National Cancer Institute, ha studiato l'eventuale rapporto tra frequenza di eiaculazioni e rischio di tumore alla prostata. Per eiaculazione si intendeva rapporti sessuali, emissione notturna, masturbazione. Sono stati quindi analizzati i dati dell’Health Professionals Follow-up Study negli anni tra il 1992 e il 2000 che riguardavano 29. 342 uomini, di età compresa tra 46 ed 81 anni. Nel corso del controllo è emerso che ci sono stati 1. 449 casi di carcinoma della prostata, di cui 952 casi di tumore organo–confinato e 147 casi di tumore avanzato. E’ stato osservato poi che un più alta frequenza di eiaculazioni era associata ad un più basso rischio di tumore alla prostata. Sono dati che dovranno sicuramente essere confermati anche da altre ricerche, ma, tant'è, sono incoraggianti per chi ha una "buona" attività sessuale.
Certo l'utilizzo di farmaci antidepressivi che tendono ad aumentare alcuni ormoni come la prolattina, può essere un fattore che porta ad avere una vita sessuale "meno attiva" ma è sempre bene in questi casi valutare i vari problemi clinici nella loro globalità e complessità.
Un cordiale saluto.

Dott. Giovanni Beretta
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
Specialista in Andrologia
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Specialista in Urologia
MILANO (MI)



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