Periodo no

20 gennaio 2008

Periodo no


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18 gennaio 2008

Periodo no

Gentile dottore E' meglio che cominci dal principio. Sono un ragazzo di 21 anni che per tutta la durata del liceo era quasi ossessionato dalla sua prima volta e dalla durata delle sue prestazioni. Ma non è questo il problema. Per vincere questa paura dedicavo parecchio tempo ad una singola "sessione" masturbatoria, che riuscivo a far durare anche più di un'ora. Questo mi ha permesso di imparare a conoscere me stesso, e soprattutto di arrivare perfettamente preparato al mio debutto - so che è brutto parlare di una cosa spontanea come il sesso nei termini di uno sport, ma quando si è giovani è un modo per vincere le proprie paure. Da allora, poco tempo prima che stessi con la mia attuale ragazza (2 anni), è stata come una parabola: i tempi si sono lentamente ristretti, fino a raggiungere improvvisamente tragiche performance nell'ultimo mese, in cui, fatta eccezione per una volta, non ho resistito per più di 5 minuti - in un caso solamente uno. Da un paio di mesi mi sono interrogato sulle possibili cause della mia allora leggera perdita di tono, e i tragici risultati sono stati riscontrati solo dopo quest'esame di coscienza - nelle ultime tre settimane - perciò li considererei derivanti da fattori di ansia o comunque psicologici. Diciamo che un fallimento tirava l'altro. Le papabili cause, escluse subito, erano le seguenti: fumo e eccitazione che la mia ragazza mi procura - sono molto innamorato di lei e forse tendo a farmi coinvolgere in quello che potrebbe essere una specie di idillio amoroso/sessuale. Però non fumo più di due tre sigarette al giorno da un annetto, inoltre la mia ragazza mi eccitava anche due anni fa, epoca in cui ero tra l'altro alle mie quasi prime esperienze. Escluse queste due ipotesi, ho provato a masturbarmi poche ore prima del rapporto sessuale (nonostante prima di solito non mi masturbassi neanche il giorno precedente al rapporto e riuscissi a durare parecchio). Ma dato che solitamente ho poco tempo mi sforzavo di finire nell'arco di due tre minuti, e questo è via via diventato un'abitudine, trasformando ciò che io consideravo un importante strumento per conoscere me stesso e i segnali che il mio corpo mi mandava in una "sveltina" di pochi minuti, quasi uno sprint per arrivare all'orgasmo. Possibile che questo "modus operandi" si rifletta anche sul sesso? Personalmente credo di si, una volta riuscivo a controllare le mie emozioni nonostante la velocità e l'intensità emozionale del rapporto. Ero io a decidere se e quando arrivare all'orgasmo. Adesso invece sono costretto a rallentare o a fermarmi, proprio perché non riesco più a controllarmi. Oggi che ho letto di questo anche su internet (il sito diceva " l'eiaculazione precoce più leggera può derivare da cattive abitudini masturbatorie") mi sono deciso a scriverle. Né mi sono perso d'animo: conscio che le ultime performance sono il risultato di ansia e paranoie che niente fanno se non creare un circolo vizioso, ho ricominciato a dedicare molto più tempo alla conoscenza di me stesso durante quella che era ormai diventata una gara. I risultati sembrano esserci, attendo la "prova sul campo". Scusi la lunghezza, le sarei grato se mi desse la sua opinione in merito. Grazie e a risentirci

Risposta del 20 gennaio 2008

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI BERETTA


Caro lettore,
mi sembra che dia troppoa importantza, nel bene e nel male, alla sua attività masturbatoria. Si rilassi e vista la sua giovane età, come spesso ripeto da questo sito, approfitti di questi problemi e non "sicurezze" per conoscere finalmente, se non ancora fatto, il suo andrologo di fiducia. Impari dalle donne che la circondano che sicuramente, alla sua età, già conoscono il loro o la loro ginecologa.
Un cordiale saluto.

Dott. Giovanni Beretta
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
Specialista in Andrologia
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Specialista in Urologia
MILANO (MI)

Risposta del 20 gennaio 2008

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI BERETTA


Caro lettore,
mi sembra che dia troppa importantza, nel bene e nel male, alla sua attività masturbatoria. Si rilassi e, vista la sua giovane età, come spesso ripeto, approfitti di questi problemi e non "sicurezze" per conoscere finalmente, se non ancora fatto, il suo andrologo di fiducia. Impari dalle donne che la circondano le quali sicuramente già alla sua età conoscono il loro o la loro ginecologa.
Un cordiale saluto.

Dott. Giovanni Beretta
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
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MILANO (MI)



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