Placche ateromasiche

17 dicembre 2006

Placche ateromasiche


Tags:


03 dicembre 2006

Placche ateromasiche

Hanno accertato a seguito di eco color doppler tsa, che al distretto dx vi è una placca ateromasica disomogenea a margini irregolari emodinamicamente non significativa nel tratto distale della carotide comune (stenisi morfologica del 65% ca in arca) che coinvolge la biforcazione carotidea con le stesse caratteristiche morfologiche e con la minima escavazione eccentrica dove determina una stenosi morfologica del 65-70 % ca in area e il tratto iniziale della carotide interna (pl eccentrica disomogenea a margini sostanzialmente regolari fibrosa-fibrocalcifica con compononte ipoecogena emodinamicamente non significativa morfologicamente stimata del 50-55 % in area, vel <90 cm/sec). Al distretto carotideo sx: piccola lesione calcifica a livello della biforcazione carotidea; iperplasia mio-intimale a livello della carotide interna. Nei limiti il diametro, il decorso ed il profilo flussovelocitometrico a livello dei vasi esplorati (carotidi interne esplorate sin nel tratto esocranico distale). In ordine al distretto succlavio-vertebrale: TBC previo non stenotico. AA. Succlave pervie, ateromasiche con flusso conservato (lieve accelerazione del flusso a livello della succlavia sx in sede di tortuosità del vaso: reperto compatibile anche con lieve riduzione del lume vasale). AA. vertebrali ortodromiche, di buon calibro, reperite in sede intertrasversaria e prossimale, con flusso conservato. Mal esplorabile il tratto prossimale (tortuoso) della vert. sx. Non segni indiretti di aumentate resistenze periferiche. In conclusione: placche ateromasiche senza stenosi emodinamicamente significative a livello dei tratti esplorati/visualizzati. Ciò detto: che cosa è meglio fare ed a chi posso rivolgermi per la migliore terapia od intervento?

Risposta del 17 dicembre 2006

Risposta a cura di:
Prof. MAURO GARGIULO


Gent. Mo Signore,

una lesione carotidea di tale entità in assenza di sintomi cerebrali (lesione asintomatica) necessita esclusivamente di terapia farmacologica (terapia antiaggregante piastrinica) e controlli ecocolordoppler periodici (ogni 6-12 mesi). A tal fine sarebbe corretto che Lei venisse seguito da un chirurgo vascolare. E' importante, però valutare anche i fattori di rischio dell'aterosclerosi (peso coropreo, Diabete, Ipertensione, ipercolesterolemia etc); a tal fine sarebbe utile un inquadramento da parte di uno specialista che si occupa del rischio cardiovascolare.

Cordiali saluti

Prof. mauro Gargiulo
Universitario
Specialista in Chirurgia vascolare, angiologia
BOLOGNA (BO)



Ultime risposte di Cuore circolazione e malattie del sangue



...e inoltre su Dica33:
Ultimi articoli
Malattie cardiovascolari: i fattori di rischio del terzo millennio
Cuore circolazione e malattie del sangue
06 febbraio 2024
Notizie e aggiornamenti
Malattie cardiovascolari: i fattori di rischio del terzo millennio
Sedentarietà infantile: l’attività fisica leggera riduce l’ipercolesterolemia
Cuore circolazione e malattie del sangue
15 gennaio 2024
Notizie e aggiornamenti
Sedentarietà infantile: l’attività fisica leggera riduce l’ipercolesterolemia
 Gravidanza: periodo ideale per la prevenzione cardiovascolare
Cuore circolazione e malattie del sangue
09 dicembre 2023
Notizie e aggiornamenti
Gravidanza: periodo ideale per la prevenzione cardiovascolare
Seguici su:

Seguici su FacebookSeguici su YoutubeSeguici su Instagram
Farmacista33Doctor33Odontoiatria33Codifa