07 aprile 2014
Post vitrectomia
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07 aprile 2014
Post vitrectomia
Gentilissimi Dottori. . . Mi chiamo Lorenzo e Vi riassumo brevemente la mia situazione cercando allo stesso tempo di non essere prolisso.Nel maggio 2012 subisco il primo distacco di retina con rottura a morso di cavallo trattata con successo con laser ma che mi e’ costata una buona parte del campo visivo periferico. A partire da quel maggio 2012 un’ odissea infinita : recidive del distacco con soluzione finale di intervenire con un cerchiaggio episclerale, piombatura e crioterapia. Risultato soddisfacente nonostante un vitreo ormai liquefatto ed estremamente sporco, miopizzazione dell’ occhio ma retina accollata e tutti contenti ? Ma va !!!!
Dopo 6 mesi dall’ intervento comincio a lamentare una visione distorta e un calo del visus ma il mio oculista di allora disse di stare assolutamente tranquillo e che avremmo rivalutato la cosa tra altri 6 mesi.
Al controllo successivo visus sceso a 6/10 dai 9/10 iniziali e deformazione visiva peggiorata, OCT e diagnosi di Macular Pucker, ma di intervenire ancora niente. Alchè ho detto STOP e ho deciso di rivolgermi altrove. Ho prenotato la visita presso un altro oculista e mi è stato proposto di intervenire appena possibile per consentire un recupero precoce e ottimale. Il resto è storia recente : vitrectomia, asportazione del vitreo (ma non il vitreo periferico cit. del dottore che mi ha operato) con conseguente eliminazione di elementi trazionali sulla retina e dei CMV, rimozione Pucker, LASER PERIFERICO e mantenimento in sede di sola aria con l’obbligo di assumere alcune ore al giorno posizioni che consentissero il ripianamento della retina. L’aria sarebbe stata eliminata dall’ occhio nel giro di 10 gg e così è stato. No cataratta per il momento. Al momento in cui scrivo sono 20 gg che sono stato operato, gli elementi distorsivi sono diminuiti il visus è tornato 9/10 e a detta del dottore la situazione migliorerà entro due mesi. Nella visita di controllo si è confermata l’accollamento della retina, niente edema o emorragia e se tutto proseguirà regolarmente tra un mese potrei ricominciare pure a nuotare !!
Ora vi ho scritto per raccontare la mia esperienza. Come vi dicevo a 3 settimane dall’intervento ho una sintomatologia tutta particolare: quando passo da un ambiente scuro all’aperto, battendo la palpebra, noto ombre che circondano l'emisfero oculare oppure tenendo l’occhio chiuso mi sembra di assistere a un’ eclissi solare, senza contare le volte in cui mi accorgo che la circonferenza dell’occhio è avvolta da una leggera foschia o meglio come del gas che fluttua nell'aria (spero di aver reso l'idea).
Concludendo vorrei porVi queste domande: 1) da cosa può dipendere questa sintomatologia? C'entra qualcosa con la permanenza in situ del vitreo periferico?
2) E' normale una sintomatologia del genere?
3) può essere che la retina abbia subito tanti e tali maltrattamenti da avere una latenza di immagine superiore alla norma per cui noti di più in periferia i cambiamenti di luminosità?
Ringrazio vivamente
La domanda è in attesa di risposta.