Problemi dal 1992 con malattia dell'apparato digerente

18 dicembre 2006

Problemi dal 1992 con malattia dell'apparato digerente


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15 dicembre 2006

Problemi dal 1992 con malattia dell'apparato digerente

Nel 1992 ho effettuato una prima gastroscopia a seguito di forti dolori e abbondante acidità con risultato "GASTRITE SUPERFICIALE. ULCERA DUODENALE DEL BULBO DUODENALE CICATRIZIALE". Dopo una cura che apparentemente ha dato buoni risultati nel 1997 ho avuto una ennesima ricaduta con diagnosi alla gastroscopia "ULCERA PEPTICA GASTRO DUODENALE" premetto che in entrambi i casi era presente l'Helicobacter. Ora a distanza di qualche anno ho avuto ancora episodi di reflusso gastrico ma meno evidente come fastidio e l'ho sempre curato con omeprazolo fino all'inizio di questo anno quando ho avuto l'ennesimo insopportabile episodio. Risottopostomi ad esame di endoscopia digestiva (Feb 2006) mi è stata riscontrata la seguente diagnosi "RGE - PROLASSO INTERMITTENTE ESOFAGOGASTRICO - GASTRITE ANTRALE" con conseguente esame istologico che ha dato quale risultato "GASTRITE ANTRALE CON SEGNI DI GASTROPATIA REATTIVA". Eseguita l'ennesima cura a base di Lucen - Gadral - Levopraid per 6 mesi ho avuto l'ennesima ricaduta per la quale il mio medico ha richiesto l'ennesima gastroscopia (dic 2006) con diagnosi "MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO CON ESOFAGITE DI 1° GRADO". A questo punto siccome inizio a preoccuparmi un pochettino di questi ennesimi episodi volevo un suo parere su come sarebbe meglio affrontare la questione per tornare a vivere una vita un pò più regolare. Per completezza Le dico con non ho mai fumato in vita mia bevo del vino o della birra solo in particolari circostanze (molto raramente) stesa cosa per il consumo di cioccolata ho the assumo moltissimi chewingum alla menta per la paura di avere alito cattivo a causa dei continui reflussi purtroppo a causa del mio lavoro spesso non riesco a fare pasti regolari "sono un operatore di polizia" La ringrazio per la sua disponibilità. p. C.

Risposta del 18 dicembre 2006

Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO


Non deve spaventarsi. L' Esofagite da reflusso richiede una terapia continua anche per anni o addirittura per sempre e non per soli sei mesi. Perche' quando sospende la cura, l' Esofagite ritorna. Il nostro Sistema Sanitario Nazionale prevede che im questi casi il famaco puo' essere prescritto a lungo e vorrei chiedere al suo medico di famiglia di non interrompere la terapia. Se la terapia medica non e' sufficiente, o se il Paziente non vuole essere costretto a prendere una capsula per tutta la vita, si ricorre all'intervento chirirgico per via endoscopica, i cui risultati, pero', non sono sempre ottimali. Non mangi la menta; questa aumenta il reflusso. L'alitosi non e' facilmente correlata al reflusso, se mai a una cattiva digestione o a un'alterazione della flora batterica intestinale, se non vi sono cause di competenza odontoiatrica o otorinolaringoiatrica.

Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Universitario
Specialista in Cardiologia
Specialista in Gastroenterologia
MILANO (MI)



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