Problemi molto familiari

25 maggio 2006

Problemi molto familiari


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22 maggio 2006

Problemi molto familiari

sono 1a ragazza di19anni vorrei chiedere1consiglio sulla situazione che vivo in famiglia e che non migliora affatto di:mio padre è andato in pensione all'età di41anni(ora ne ha51)e da quel momento ha iniziato a stare dentro casa senza rivestire un ruolo ben preciso e senza trovare impegni che lo portassero fuori di qui. . Da quel momento che è sfortunatamente conciso con la mia adolescenza (ho una sorella+piccola di2anni e un fratello+grande di me di2anni)le cose sono andate precipitando:metre lui in quel momento voleva magari dedicarsi alla famiglia si è ritrovato inspiegabilmente a confronto con una realtàben diversa(considerandol'adolescenza)da quegli anni è iniziata una discesa continua con liti e perdita d fiducia l'uno nell'altro fino ad arrivare ad oggi che io e mio padre non riusciamo+a comunicare. Oltre a questo però ho notato paurosi cambiamenti in lui:perdita di volontà, di motivazione, di voglia di fare, di stima in se stesso, e di positività:praticamente un invecchiamento precoce che a me spaventa e che da parte mia non è possibile alleviare dato che parecchie volte, sia io che i miei fratelli, siamo la presunta (da lui)causa principale delle sue arrabbiature e dei suoi nervosismi. . . In tutto questo però si sta trascinando dietro mia madre che purtoppo deve fare da "intermediario"fra noi e lui e i miei fratelli che vedo:la più piccola che ha 17anni e forse sarà bocciata per la terza volta in primo superiore e mio fratello che vedo a volte molto strano e ho paura che l'università non gli vada molto bene. Entrambe molto simili di carattere e di abitudini ed entrambe"passivi"in questa situazione. . Io invece piango, urlo, e avanzo le mie motivazioni quando secondo me mio padre "abusa"senza motivo della sua autorità. . Cmq mi ritengo fortunata perche ho trovato un ragazzo che mi vuole tanto bene e che riesce, senza mai giudicare male i miei, a darmi una visione esterna di tutto ciò e ad alleviare le mie sofferenze. . Solo che qui dentro la vita è invivibile. . . Da quando ho iniziato a fare i primi lavoretti d'estate per mettere da parte un pò di soldi che mio padre mi mette tutto ciò che faccio sotto una visione secondo me distorta. . Lui fa a me una colpa di tutto ciò che lui vede nero nella sua vita:le bollette troppo costose(per le telefonate di mia sorella), le sue litigate con mamma, la mia presunta depressione(quando magari mi sento la persona piu felice del mondo) e altre situazioni che io stessa capisco da sola che non dipendano da me. . . Ovviamente tutto ciò ricade a pioggia su tutti gli altri componenti della casa. . . Una mia amica conoscendo la storia dal principio mi ha detto lei stessa che la situazione sta durando troppo e sta diventando troppo grande e pesante (infatti è stata lei a consigliarmi questo sito) . . . Mi rendo conto che ci sarebbe tanto altro da dire ma che in sintesi la situazione è questa: so che mio padre ha bisogno di aiuto e forse anche tutti noi altri della famiglia. . . Ma non so come e a chi chiedere aiuto dopo il totale fallimento con il mio medico curante che era l'ultima mia speranza. . "non dobbiamo colpevolizzarlo", queste sono state la sue uniche parole. . Io non voglio assolutamente processare mio padre. . Ho bisogno però di qualcuno che gli faccia rendere conto della situazione e del processo di "devastazione"in cui si trova e del disagio che arreca. . . A se stesso per primo. . . vi chiedo aiuto. . . Come posso portarlo o indurlo tramite altri a fasi curare??. . La cosa è risultata difficile dato la perona tutta di un pezzo per 23passati da militare e convinto d detenere la ragione su tutto. . . scusate per essermi dilungata così tanto. . . aspetto con ansia vostra risposta. . . cordiali saluti G.

Risposta del 25 maggio 2006

Risposta a cura di:
Dott. GASPARE PALMIERI


la situazione è molto difficile. quando una persona non vuole curarsi è molto difficile convincerla, anzi più si cerca di convincerla peggio è in certi casi. Uno che è stato militare per tanti anni poi è ancora più difficile che smetta i panni del macho e accetti di essere depresso. Mi ha colpito la giovane età a cui è andato in pensione e credo che quello abbia giocato un ruolo importante nello sviluppo del suo disturbo. Sembra che il papà proietti su di voi tutte le sue frustrazioni e rabbie.
le avrei consigliato di parlarne con il medico curante, ma vedo che l'ha già fatto. Credo che anche sua madre dovrebbe occuparsene comunque, più che lei, soprattutto perchè ci sono in ballo dei minori. quando i minori risentono molto di una situazione famigliare difficile, e sua sorella sembra che ne stia risentendo a volte può essere utile segnalare la situazione ai servizi sociali, o almeno minacciare di farlo.
Per il resto quando il problema sembra l'ambiente può essere utile una terapia famigliare, ma non credo che suo padre sia molto motivato a farla.
in bocca al lupo

Dott. Gaspare Palmieri
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
Specialista in Psichiatria
MODENA (MO)



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