13 luglio 2007
Prostata
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10 luglio 2007
Prostata
Mio padre di 85 anni ha riportato, una settimana fa, in occasione di un ricovero per accertamenti di routine un valore di PSA pari a 49. L'ecografia transrettale è negativa e non evidenzia alcun segno particolare, nè all'interno dell'organo, nè a livello capsulare. La visita urologica ha messo in evidenza una zona più indurita della ghiandola e per questo motivo è stata richiesta la biopsia prostatica. Essendo mio padre in uno stato di buona salute, sia fisica che mentale, sto discutendo con i medici che lo hanno visitato se è il caso di ricorrere alla biopsia che a detta di qualcuno potrebbe determinare qualche inconveniente locale di non poco conto o comunque insospettirlo, con il rischio di modificare la sua qualità di vita che al momento è molto buona. E' proponibile alla sua età non far nulla, controllando la situazione periodicamente con tecniche ed esami non invasivi??Grazie mille.
Risposta del 13 luglio 2007
Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI BERETTA
Caro lettore,
è quella da lei citata, non dopo gli 85 anni ma dopo i 75 anni, una delle strategie proposte da diverse e prestigiose società scientifiche urologiche. Chieda ulteriori informazioni al suo urologo.
Un cordiale saluto.
Dott. Giovanni Beretta
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
Specialista in Andrologia
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Specialista in Urologia
MILANO (MI)