Rabbia infantile

14 maggio 2005

Rabbia infantile


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10 maggio 2005

Rabbia infantile

Mio figlio di 6 anni frequenta il primo anno della primaria. All'asilo non ha mai dato segni di aggressività verso se e gli altri. Da quando ha iniziato la scuola in situazioni di stress, come ad esempio un litigio tra compagni, scatena una rabbia incontrollabile cioè calcia, morde, offende pesantemente senza fare distinzione tra adulti e bambini oppure batte la testa contro la parete. Al di fuori di questi momenti di sfogo, è un bambino vivace ma tranquillo. A casa quando lo riprendiamo e lui tenta di reagire abbiamo imparato che restando noi per primi calmi, rassicurandolo lui riesce a controllarsi. Riepilogando, scuola nuova, nuovi compagni in generale aggressivi, regole, obblighi e in fine disturbi alimentari quali intolleranza ai latticini che lo obbligano a mangiare pranzi immangiabili perchè la mensa non è organizzata, mamma che ha cominciato a lavorare e. . . . . è scoppiato. Ci siamo appoggiati ad una struttura con personale esperto che attraverso un programma personalizzato insegnano al bambino a sfogare la rabbia senza far male agli altri, a se stessi e alle cose. Il percorso è lungo, ma le maestre ora chiedono di rivolgerci ad un neuropsichiatra. Cosa mi consiglia?

Risposta del 14 maggio 2005

Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO


Lei fa emergere un grande problema, e cioè che noi adulti non siamo più capaci di dare adeguata accoglienza ai bambini. E' un problema generale che coinvolge famiglie e scuola.
Come mai il suo bambino è così aggressivo a scuola? Si potrebbe anche chiedere: come mai la scuola in generale non è più in grado di fornire un ambiente adatto ai bambini, ma si preoccupa prevalentemente che non diano fastidio?
So che le maestre non possono essere anche psicologhe, ma forse dovremmo interrogarci sul perchè, non appena un bambino dà segni di disagio, si pensa subito di mandarlo dal neuropsichiatra. Cosa c'è dietro questo "scaricabarile"? La nostra incapacità di ascoltarli? di accoglierli? di sentire i loro bisogni? di rassicurarli sul fatto che noi li ascoltiamo senza giudicarli? Non so se il suo bambino abbia veramente bisogno di un neuropsichiatra, ma, da mamma prima ancora che da medico, ho la sensazione che il suo bambnio abbia innanzi tutto bisogno di ascolto.

Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)



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