24 gennaio 2008
Rianimazione
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21 gennaio 2008
Rianimazione
Vorrei, se possibile visto il dififcile quadro generale, il vostro parere sulle condizioni di una parente di mia moglie. La donna in questione ha più di 70 anni, leucemia m. Cronica da 10 anni e per la quale ha tentato molte terapie, il cuore in parte atrofizzato e una grave ipertensione abbinata a grave obesità. Ormai è paralizzata da mesi. Da 10 gg. è in rianimazione a seguito di un edema polmonare, non è autonoma nella respirazione e i medici non sanno dare alla famiglia nessuna indicazione sul futuro, su quando come e se si riprenderà, e nemmeno sanno come procedere visto che ha la febbre alta ed è molto debilitata. Tutto sommato hanno dato anche speranze, ma noi ci chiediamo: è possibile che una persona in queste condizioni recuperi? E se sì, potrà tornare a casa e vivere in modo autonomo, o dovrà ricorrere a una struttura o ad assis. domiciliari? Con anche la leucemia a questo punto quanto tempo può rimanerle da vivere? Perdono per tutte queste domande, ma la cosa è molto grave e complessa come potrete constatare, e gradivamo un parere. GrazieRisposta del 24 gennaio 2008
Risposta a cura di:
Dott. VINCENZO MARTUCCI
La Leucemia mieloide cronica è già di per sè una patologia che lascia, purtroppo, poche speranze quando giunge nella fase più critica in cui assume le caratteristiche di una Leucemia acuta (e delle più gravi per giunta!). Dato il quadro che ha prospettato mi auguro solo che la paziente di cui parla non sia più lucida, così non ci sarà per le sue sofferenze uno stato di coscienza che la renda consapevole. . . Resta, purtroppo, il dramma di chi le vuole bene e la vede, consapevolmente, in quelle condizioni. Coraggio, dunque. . . è la vita!
Dott. Vincenzo Martucci
Medico Ospedaliero
Specialista in Ematologia
UDINE (UD)