Richiesta consulenza

30 gennaio 2002

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25 gennaio 2002

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Gentile Dottore le scrivo per avere informazioni e su chi debba consultare per avere chiarimenti in merito ad un disturbo che mi accompagna ormai da anni. Ho 39 anni conduco una vita sana, non bevo, non fumo, l'unico disturbo accertato è un'ernia jatale da scivolamento che spesso si fa sentire. Ma ciò che mi assilla di più è un problema che prende il mio sistema nervoso e non riesco a capire se possa attribuirsi ad un problema patologico o psicologico. Sono un soggetto molto sensibile che reagisce agli impulsi esterni in maniera esagerata e questo, chiaramente, non per scelta ma contro la mia volontà. Per fare un esempio se devo affrontare una situazione diversa dalla quotidianetà ( un colloquio di lavoro, una visita medica, ecc. )il mio fisico reagisce con accelerazione del battito cardiaco, contrazioni continue in più punti del corpo, tremori, iperminzione, e questo fino a quando la situazione non termina. Tutto questo potrebbe essere accettabile se non che, da questa prima fase si passa ad una successiva dove l'ernia jatale comincia a farmi male, le forze calano d'intensità, si presenta un senso di nausea, con uno stato di depressione tale da reagire a volte con l'approssimarsi del pianto, mi prende un senso di paura e ho difficoltà a digerire. Questa mia reazione ad una situazione di tensione si verifica anche ad esempio se stò per ore concentrato al computer, se devo fare parecchi chilometri in macchina dove c'è traffico, oppure dopo aver avuto un'itensa attività fisica o sessuale con mia moglie, e tutto questo non nell'immediato ma a distanza di un giorno o più e più l'impegno profuso e lo stato di tensione sono lunghi e più sono amplificate le reazioni. Pertanto Le chiedo che branca specialistica devo contattare per avere dei chiarimenti sul mio stato di salute. Grazie e Distinti Saluti

Risposta del 30 gennaio 2002

Risposta a cura di:
Prof.ssa PROVVIDENZA FODALE


Quanto lei descrive (anche la sintomatologia gastroenterica di tipo prettamente funzionale) appare essere l'espressione di eccessiva reattivita' neurovegetativa sollecitata da situazioni di stress psico-fisico.
Una volta escluse problematiche di tipo aggiuntivo a carattere puramente internistico (ad esempio, alterazioni della funzione tiroidea, valutabili con l'esecuzione del dosaggio ormonale specifico e con ecografia tiroidea, per cominciare) penso che potrebbe essere utile sottoporsi a visita e relativi controlli presso uno specialista in neuropsichiatria o psichiatria. Questo tipo di specialista infatti e' il piu' adatto per aiutarla e seguirla, con farmaci ed altri interventi a carattere terapeutico, cercando di "addomesticare" la Sua reattivita' sempre nel rispetto del Suo carattere e della Sua personalita'.

Dott. PROVVIDENZA FODALE
Specialista convenzionato
Specialista attività privata



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